E‘ positivo il tasso di crescita delle imprese in Irpinia nel terzo trimeste del 2017. Lo rivela Unioncamere. Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è di 204 aziende. Con questo dato, la provincia di Avellino si colloca tra le prime venti a livello nazionale. Segno più per le società di capitale (+1,21%) mentre c’è una leggera flessione per le società di persone (-0.32%). Sostanzialmente stabile, infine, il dato sulle ditte individuali (+0,41%). A livello nazionale, il terzo trimestre dell’anno fa registrare un lieve miglioramento rispetto al 2016 sul fronte del saldo tra imprese iscritte e cessate. Tra luglio e settembre di quest’anno si sono iscritte ai registri camerali 67.689 imprese e sono cessate 49.690, per un saldo positivo pari a 17.999 attività (circa 2mila in più rispetto allo stesso periodo del 2016). Il recupero, tuttavia, non è bastato a compensare la più ridotta dinamica di inizio anno, cosicché il bilancio gennaio-settembre si ferma a 37.897 imprese in più, contro le 41.597 dei primi nove mesi del 2016 e le 48.031 del 2015. A dare segni di netto miglioramento è però il Mezzogiorno che, unica area del Paese, nei passati nove mesi migliora il risultato del 2016, realizzando un saldo di +21.082 imprese, oltre 2.200 in più dell’anno precedente. Guardando ai settori, dall’inizio dell’anno la progressione più sensibile in termini assoluti la fanno registrare le attività di alloggio e ristorazione (+9.295 imprese), seguite da quelle relative ai servizi alle imprese (+5.878) e alle attività professionali, scientifiche e tecniche (+4.506). Sul versante opposto, ancora in contrazione la base imprenditoriale manifatturiera (-1.789 unità tra gennaio e settembre) e delle costruzioni (-1.136). Nel III trimestre – confermata la forte dinamica delle attività ricettive (+3.898 unità) – per questi due settori i segnali si fanno invece più positivi (+1.163 unità nelle costruzioni e +340 nella manifattura), come anche per il commercio (+2.276). L’analisi delle forme giuridiche conferma l’appeal, presso gli imprenditori italiani, di forme più strutturate d’impresa: l’84% di tutto il saldo positivo del III trimestre è infatti dovuto alla componente delle società di capitali (+15.089) mentre, se si estende l’analisi all’inizio dell’anno, si conclude che la crescita delle società di capitale fin qui registrata (+48.472) è addirittura superiore all’intero saldo dei 9 mesi, compensando così la riduzione netta delle altre forme giuridiche d’impresa.