L’arbitro che ieri sera avete visto dirigere Perugia-Avellino combinando più guai di Moreno (l’ecuadoriano Byron, da non confondere con il caffè) è lo stesso che in carriera qualche altra macchia nera aveva già collezionato.
Eppure continua a godere della fiducia dei suoi superiori i quali, poverini, hanno un materiale talmente mediocre a disposizione da non riuscire a fare scelte oculate.
Questo signore che ha negato all’Avellino un gol regolare e concesso al Perugia un rigore che è a dir poco inventato, è quello che due anni fa, il 28 novembre 2015, si rese protagonista di una direzione arbitrale da fare indignare tutti. Tranne i suoi superiori. Che ancora gli fanno dirigere gare.
Ci limitiamo a riportare un “pezzo” scritto con la rabbia e con il cuore da Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport, in occasione di Brescia-Cagliari.
Leggete e poi rassegnatevi: questo passa il convento.
Di quell’articolo facciamo nostra una affernazione che riportiamo e condividiamo: Ma che caspita ci stanno a fare in campo?
Se La Penna continua ad arbitrare dopo quanto accaduto in quella partita, si può dire una cosa soltanto: che pena…
Farina e La Penna, andate a nascondervi
(da corrieresport domenica 29 novembre 2015 )
ROMA – Il signor Stefano Farina aveva già combinato più danni della grandine quando faceva l’arbitro. Siccome al peggio non c’è mai fine, in qualità di designatore degli arbitri della serie B sta superando se stesso. Delle due l’una: o i suoi sottoposti non lo stanno a sentire o è meglio che cambi mestiere, cosa che peraltro dovrebbe fare anche il suo grande capo Marcello Nicchi, da troppo tempo presidente dell’associazione di categoria.
“Stroncheremo il gioco violento con forza e lo combatteremo in tutti i modi possibili”: parole e musica intonate dallo stesso Farina nei giorni scorsi, in piena aula magna di Coverciano, presenti fra gli altri Nicchi e Abodi. Bene, anzi male. Perché ieri a Brescia il signor La Penna di Roma non ha nemmeno espulso Coly, autore del gravissimo intervento su Dessena che al capitano del Cagliari è costato la frattura di tibia e perone. E sapete che cosa ha fatto l’arbitro? Ha cacciato Rastelli che sacrosantamente era entrato in campo, essendosi subito reso conto di quanto fosse accaduto sotto i suoi occhi al centrocampista rossoblù.
Ma dove caspita era La Penna? E dove caspita erano l’assistente e il quarto uomo, davanti al quale Dessena ha subito quel tremendo intervento? Ma come caspita non hanno potuto vedere ciò che è successo? Ma che caspita ci stanno a fare in campo? Ma sino a quando il nostro calcio potrà tollerare designatore e arbitri di questo calibro?
Purtroppo, per Dessena la stagione è finita e non finiremo mai di elogiare sia il suo comportamento (in ospedale, ieri sera ha rincuorato lui stesso Coly, in lacrime) sia la condotta signorile del presidente del Cagliari, Giulini e dell’intera squadra sarda. Farina e La Penna, invece, dovrebbero andare a nascondersi.
Xavier Jacobelli