Taccone/1: “Ferullo non ha accettato il ruolo di amministratore unico”

Conferenza fiume questa mattina per Walter Taccone. Il presidente biancoverde, ha parlato delle nuove vicende societarie. Il numero uno degli irpini ha deciso di chiarire diversi punti, respingendo le diverse accuse piovutegli addosso questi giorni: “Ogni volta che mi allontano da Avellino, accade qualcosa.  Non è successo nulla di straordinario. Da un pò di tempo a questa parte trattiamo con quattro gruppi imprenditoriali. Tra cui quello di Angelo Ferullo, che ha dato una mano all’Avellino già la passata stagione, ha detto di voler dare una mano alla nostra società prendendo una parte di quote”.

Taccone prosegue ancora: “In cambio gli ho proposto di diventare amministratore unico e lui ha preso l’impegno di portare in società delle sponsorizzazioni. Ho pensato che fosse giusto nominarlo amministratore unico visto che lui  ha i rapporti con gli sponsor e non io. Ma Ferullo non ha accettato la nomina di amministratore unico, dicendomi di non voler incrinare i rapporti tra la società e la piazza. Ha declinato l’invito, io resto amministratore unico. Un socio al 15% non cambia nulla, perché l’85% delle quote sono mie, quindi non capisco il panico generatosi, le voci di fallimento”.

Sulle spese dell’Avellino: “La nostra società negli ultimi sei mesi ha avuto un lieve incremento delle spese, che non sono debiti, perché noi paghiamo regolarmente. Nella classifica degli ingaggi siamo al settimo posto, con 7,5 milioni di euro di monte ingaggi. C’è il Palermo al primo posto e società che hanno un monte ingaggi di 2,5 milioni di euro”.

Il numero uno del sodalizio irpino non si ferma e approfondisce il discorso: “Da quando gestisco l’Avellino non abbiamo mai avuto problemi con nessuno. Appena rientrato da Lisbona sono dovuto correre al campo per tranquillizzare i calciatori. Si erano preoccupati, poi si sono fatti una grassa risata. Resto socio di maggioranza, se qualche imprenditore irpino volesse parlarmi per entrare in società, io sono disponibile a fare un passo indietro diventando socio di minoranza.  L’Avellino fa parte del mio cuore e quindi, in un modo o nell’altro, voglio restare nell’Avellino”.

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