La Procura Federale della Figc ha notificato la “chiusura indagini” ai tesserati implicati nella vicenda della presunta combine della gara Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013, conclusasi 0-1 per gli irpini con il gol di Zigoni che decretò la matematica promozione in serie B.
Quello appena notificato, è l’atto che precede i deferimenti e la fissazione della data dell’udienza del processo sportivo che, a questo punto, appare inevitabile.
Con l’atto pervenuto ai legali degli indagati, la Procura Federale ha comunicato di avere concluso il suo lavoro e di mettere a disposizione l’incartamento relativo alle indagini compiute.
I legali avranno possibilità di presentare memorie e documenti ma appare inevitabile il provvedimento di deferimento, che sarà emesso verso la fine di dicembre. Quindi sarà fissato il processo sportivo di primo grado dinanzi al Tribunale Federale della Figc.
I personaggi coinvolti sono Walter Taccone e Vincenzo De Vito per l’Avellino, l’ex presidente Cosentino, l’ex ds Ortoli ed il calciatore per il Catanzaro, tutti chiamati a rispondere di illecito sportivo, nonchè Francesca Muscatelli (moglie di Giuseppe Cosentino) e Ambra Cosentino, accusate di slealtà sportiva, e dell’ex Ad Marco Pecora (omessa denuncia).
Dopo l’inevitabile deferimento, ci sarà il rinvio a giudizio con la fissazione del processo sportivo che dovrebbe celebrarsi a metà gennaio.
Le richieste della Procura Federale saranno severe, dall’esclusione al campionato in corso sino a quella della retrocessione all’ultimo posto per le società implicate fino a una penalizzazione in classifica ma fortemente afflittiva.
Gli avvocati delle parti dovranno dimostrare l’estraneità dei loro assistiti per giungere alla sentenza che presumibilmente si avrà per fine gennaio 2018.