“Mai creduto all’ipotesi del suicidio. Abbiamo fiducia negli inquirenti, i quali ci hanno chiesto di avere pazienza. Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata in tutte queste settimane: ha in qualche misura contribuito a lenire il nostro dolore”. Così Anna Masucci, la figlia del noto dentista avellinese trovato morto nella sua casa di contrada Archi un mese fa. Ad ucciderlo un colpo di pistola alla testa. “Noi non vogliamo un volto, ma sapere cosa realmente sia successo” – ha aggiunto ancora la donna a margine di un evento con i dentisti che si è tenuto stamane a collina Liquorini.