Il Tribunale per i diritti del cittadino, ha commentato in modo severo la possibile decisione di trasferire tutte le attività del Distretto Sanitario di Avellino DS 04 presso l’ex Ospedale Maffucci in contrada Pennini.
Una ipotesi, ancora silente, ma che sta prendendo corpo e carattere in queste ultime settimane.
In un comunicato del Tribunale per i diritti del cittadino, si legge: “A nostra memoria il plesso ospedaliero “Maffucci” di contrada Pennini è stato oggetto di finanziamento con fondi dell’ex art. 20 legge 67/88, per un importo complessivo di euro 4.009.926, ed è stato pertanto sottoposto a completa ristrutturazione dal punto di vista strutturale e funzionale (n.d.r. nota dell’azienda Azienda Ospedaliera – Agosto 2017).
Sono ben 16 i Comuni che afferiscono, per i servizi sanitari ed amministrativi, all’attuale Distretto di via Degli Imbimbo.
Sono circa 100.000 gli utenti che fanno riferimento, per le loro esigenze sanitarie, sempre a via Degli Imbimbo. Sono 20 gli ambulatori specialistici che quotidianamente sono al servizio degli utenti. Con questi numeri chi ipotizza il trasferimento dal centro città, facilmente raggiungibile vista la vicinanza della stazione degli autobus di linea, alla collina di contrada Pennini è semplicemente fuori da ogni logica. I disagi saranno tutti a carico degli utenti e delle stesse regole della mobilità urbana. Considerando che l’ASL spende circa 500.000 euro all’anno per fitti di locali non di proprietà si giustifica il trasferimento di tutti i servizi amministrativi al Maffucci di Avellino.
La struttura, per la sua collocazione, si presta ad ospitare i servizi amministrativi e tutte le esigenze ad essi connessi. Lo stesso discorso non vale ovviamente per i 100.000 utenti distribuiti nei 16 comuni che hanno come capolinea per la mobilità piazza Kennedy, a circa 200 metri dalla sede dell’attuale Distretto Sanitario. E non vogliamo sentire parlare di servizi navetta, visti i notevoli disagi che essi inevitabilmente comportano. Gravi saranno poi le difficoltà che dovranno affrontare i circa 3.000 diversamente abili con invalidità superiore al 75% costretti a raggiungere gli ambulatori che dovrebbero essere situati sulla collina dei Pennini.
La nostra associazione è stata sollecitata dai propri iscritti e da singoli cittadini affinché si portasse a conoscenza dell’opinione pubblica questo infelice tentativo e divulgasse un appello alla sensibilità collettiva al fine di raccogliere consensi per trasferire tutti gli Uffici Amministrativi e non rimuovere assolutamente gli ambulatori al servizio della pubblica utenza.