Elezioni Figc: Cosimo Sibilia non ce l’ha fatta, è commissariamento

Niente da fare, il nuovo presidente della Figc sarà eletto tra almeno tre mesi.
Non sono bastati tre scrutini per ottenere una decisione e neanche al ballottaggio Sibilia e Gravina sono arrivati  ad ottenere la maggioranza necessaria per essere eletti.
Inevitabile, dunque, quel commissariamento che aveva auspicato il presidente del Coni Giovanni Malagò. 
La lunga maratona elettorale svoltasi a Fiumicino, “è stata una rottura e una perdita di tempo”, come ha sottolineato il presidente del Napoli, De Laurentis.
In realtà, le varie componenti della Figc non hanno saputo scegliere un presidente e questo rende ancora più caotica la situazione nel mondo del calcio.
Al primo scrutinio serviva la maggioranza dei tre quarti dei voti validamente espressi dai delegati (75%): i risultati hanno visto Cosimo Sibilia con 209,59 (39,37 %), Gravina 188,84 (37,06), Tommasi 113,84 (22,34); schede bianche 6,24 (1,22).
Così pure al secondo scrutinio, dove serviva la maggioranza dei due terzi dei voti (66%): Sibilia ha ottenuto 206,80 (40,41%), Gravina 175,74 (36,39), Tommasi si è fermato a 113,79 (22,23).
La terza votazione (maggioranza dei voti validamente espressi, ovvero il 50% +1) ha tagliato fuori dalla corsa Tommasi con 106,79 (20,79%) ma ha prodotto un’altra fumata nera: né Sibilia – 202,51 (39,42%) – né Gravina – 197,06 (38,36%) – sono riusciti a raggiungere la maggioranza dei voti.
Alla quarta votazione, con il ballottaggio, Sibilia ha ottenuto 9,33 voti (1,85%), Gravina 196,83 (39,06%) e le schede bianche sono state 297,80, pari al 59,09%. Il quorum richiesto era il 50% più uno: nulla di fatto, anche stavolta.
Per trovare un nuovo presidente per la Figc servirà un commissario.

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