Quando Pietro Foglia (Forza Italia) diceva: “Mai con Salvini, dialoghiamo con Renzi”

L’inizio di questa campagna elettorale non preannuncia niente di buono: si sprecano gli annunci per “cambiare” in meglio l’Irpinia, ma a cambiare, invece, è  la coerenza e la credibilità di taluni di essi.

La storia politica di Pietro Foglia racconta un continuo cambio di casacca, a seconda del periodo storico-politico vissuto.

Si parte dall’asse con De Mita, interrotto con il passaggio a Ncd di Alfano. Quando era presidente del Consiglio Regionale, Foglia rivendicava le sue radici nel centrodestra, poi la svolta renziana con l’ex Ministro degli Interni a tessere legami governativi con la Sinistra e lo stesso Foglia a sostenerlo, fino al ritorno in Forza Italia proprio ad un passo dalle elezioni politiche.

Basta scavare indietro solo di un anno per ritrovare dichiarazioni di Foglia ad una testata web locale: “Il rapporto con Renzi è di collaborazione. Si immagina che si possa continuare su questa strada”, diceva l’ex demitiano dopo avere rotto il cordone che lo legava al leader di Nusco.

E poi: “Anche se c’è stato un approccio da parte di Berlusconi, la presenza di Salvini è incompatibile con i nostri programmi. Noi siamo europeisti convinti, Salvini vuole l’Italia fuori dall’Euro. Le visioni sono completamente diverse”.

Non immaginava, in quel periodo, la forte collaborazione in coalizione con il “leghista” Marco Pugliese, famoso più per le sue “alterne sfortune” con la società biancoverde (il fallimento del 2009 con il fratello Massimo è una macchia indelebile nella gloriosa storia dell’Avellino calcio) che per le virtù di politico.

Paradossale, in questo senso, lo stretto legale, tra Camera e Senato con lady Mastella, “blindata” ovunque in Campania, con il paracadutato calabrese Galati e, addirittura, con il presidente della Salernitana Claudio Lotito (una bestemmia per i veri tifosi dell’Avellino) a cui l’Irpinia tutta dovrebbe garantire un seggio sicuro.

Foglia, inoltre, che aveva sempre disprezzato i voltagabbana, più volte aveva sottolineato: “Al momento sono in atto posizionamenti per assicurarsi il posto al sole. Le idee passano in secondo piano. Le storie vengono buttate nel cestino per garantirsi una poltrona.”

 

 

 

 

 

SPOT