Ore 16.56 – Udienza terminata.
Ore 16.55 – L’udienza-bis di secondo grado si terrà mercoledì 11 aprile, meno di un mese prima della fine del campionato (6 maggio).
Ore 16.46 – Ha preso parola l’avvocato Eduardo Chiacchio: “Mi sembra inutile discutere di altre questioni dato che è stato disposto il rinvio dell’udienza”.
Ore 16:45 – La Procura Federale ci tiene a precisare che gli atti dell’inchiesta penale erano stati già depositati in primo grado e che essi rappresentano un’integrazione, ha specificato il procuratore federale Gioacchino Tornatore.
Ore 16.40 – Le motivazioni del rinvio a dopo Pasqua sono da riscontrare nel deposito presso la Corte Federale d’Appello dell’esito del procedimento che vede coinvolto Francesco Cozza. L’ex tecnico del Catanzaro fu condannato a nove mesi di squalifica per avere percepito la buonuscita in nero, al momento di risolvere il contratto. Una situazione che riguarda l’ex patron giallorosso Giuseppe Cosentino e il Catanzaro.
Ore 16.30 – Il processo d’appello si conclude con un nulla di fatto: è stato rinviato a dopo Pasqua
Ore 16.25 – Al via il procedimento. Si parte dalla vicenda Cozza. L’ex tecnico del Catanzaro è accusato di aver percepito un pagamento in nero al momento di rescindere il contratto con il club calabrese.
Ore 16.22 – Tutto pronto. L’udienza inizierà a minuti.
Ore 16.15 – Ancora nulla di fatto. Intanto il presidente del Catanzaro Floriano Noto ha raggiunto l’aula per presenziare al dibattimento, come fatto lo scorso 15 dicembre.
Ore 15.50 – L’attesa si protrae, conseguenzialmente la sentenza potrebbe slittare a domattina.
Ore 15.25 – Aumenta il ritardo dovuto ad un’altra udienza attualmente in corso.
Ore 15.10 – Il processo inizierà con qualche minuto di ritardo.
Ore 14.50 – Tra pochi minuti lo start al dibattimento. Sono presenti in aula soltanto i legali delle parti in causa (Eduardo Chiacchio, Michele Cozzone, Sabrina Rondinelli e Innocenzo Massaro). Nessun tesserato presente.
Alle ore 15, presso la Corte Federale d’Appello, si discuterà il ricorso presentato dalla Procura Federale avverto la sentenza di primo grado del TFN che prosciolse Avellino e Catanzaro dall’accusa di presunta tentata combine del match del 5 maggio 2013. L’accusa ha presentato un nuovo documento istruttorio, ovvero gli atti legati alla conclusione delle indagini dell’inchiesta penale attivata dalla Procura della Repubblica di Palmi.