A pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale il primo cittadino di Solofra Michele Vignola tiene la barra a dritta: il Pd è e resta la nostra casa. Le candidature hanno sicuramente creato malumori tra il popolo dem. Vignola parla senza mezzi termini di un “sopruso”. Detto questo però ribadisce: “il Pd è la nostra casa e qualora crollasse non si salverebbe nessuno”. Insomma nessun disimpegno al contrario impegno per confrontarsi con i cittadini e persuaderli fino all’ultimo che il quattro marzo scegliere il Partito Democratico è la scelta giusta. Dal cinque marzo però Vignola ammette che si aprirà la fase dell’analisi del voto. E si dovrà portare a compimento la fase congressuale per dare al Pd una guida salda.
Sulla candidatura di Umberto Del Basso De Caro: “è un riferimento per tutti”. E proprio De Caro giocherà un ruolo fondamentale, dal cinque marzo in poi, nella ricostruzione del partito. Fermo restando però che il “radicamento” è una ‘conditio sine qua’ non per ricostruire il Partito Democratico in provincia di Avellino. Un’ultima spigolatura arriva dall’inquilino di palazzo Orsini: “non basta una candidatura nel centrosinistra per dirsi del Pd né eventualmente essere eletto con i voti del Pd per dettare legge a via Tagliamento”