Assunzioni clientelari con i soldi per la fondazione, guai per Galati candidato ad Avellino

Era candidato tra le fila di “Noi per l’Italia” nel collegio di Avellino. Ora per Pino Galati arriva un sequestro preventivo di beni per oltre duecentomila euro. La richiesta della Procura era superiore di un milione. Galati è coinvolto nell’inchiesta sulle distrazioni dei fondi comunitari destinati alla fondazione “Calabresi nel mondo”, società in house della Regione Calabria, di cui era presidente proprio l’ex deputato di Lamezia Terme. Le accuse contestate sono falsità ideologica, abuso d’ufficio e peculato.

Galati è accusato di avere assunto collaboratori a soli fini clientelari. Con l’intento – secondo i magistrati di “mantenere e incrementare il proprio bacino elettorale“.

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