“Giornalisti sordomuti”, arrivano le scuse della società: “Termine inopportuno, Novellino non voleva offendere”

Dopo lo scivolone mattutino di Walter Novellino, che si è riferito ai giornalisti presenti e non presenti in conferenza stampa con l’epiteto “sordomuti”, la società ci ha messo una pezza, chiedendo scusa ai diversamente abili e agli organi di informazione. 

Di seguito il comunicato dell’U.S. Avellino, rilasciato sui social nel tardo pomeriggio: 

“In merito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa dall’allenatore Walter Novellino, il quale riferendosi ad alcuni giornalisti ha utilizzato in maniera inopportuna la parola “sordomuti”, la società chiede pubblicamente scusa per quanto espresso dal tecnico.

L’allenatore ha provato a chiarire lui stesso in conferenza, sollecitato dall’addetto stampa, ed ha inteso far sapere che non era assolutamente sua intenzione offendere le persone che vivono quotidianamente la disabilità, avendo una particolare sensibilità per i diversamente abili, mostrata in numerose occasioni nei confronti di quanti soffrono. Nel contempo giungano le scuse da parte del club ai rappresentanti degli organi di informazione per l’espressione utilizzata inappropriatamente.

“In un momento particolarmente delicato, alla vigilia di una gara importante – ha voluto sottolineare il presidente Walter Taccone -, da buon “pater familias” ho il dovere di smorzare ogni polemica che può nuocere a tutto l’ambiente e logicamente alla squadra””.

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