Diplomi falsi ad Avellino, subito a processo. Il procuratore capo, Rosario Cantelmo, e il sostituto, Antonella Salvatore, hanno chiesto il giudizio immediato per i due indagati nell’inchiesta su un giro di diplomi falsi fra Avellino e provincia. Il gip, Vincenzo Landolfi, ha scelto il 20 giugno come data di inizio del procedimento penale .
Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione e falsità materiale in atto pubblico commessa da un pubblico ufficiale. Alla sbarra A.P, 67enne di Avellino, collaboratore esterno della Cisl, e B.A. 37enne che svolgeva il ruolo di esaminatore in un istituto di formazione privata al centro del capoluogo irpino.
A.P., attualmente ai domiciliari, avrebbe promesso a una donna titoli utili per vincere il concorso per il personale Ata in cambio di 2300 euro, facendosi consegnare parte della somma come anticipo. Fra i diplomi forniti ci sarebbe anche una patente europea sottoscritta da B.A., senza che la candidata abbia mai sostenuto i corsi o l’esame. Il collaboratore esterno della Cisl avrebbe ottenuto parte dei titoli grazie alla collaborazione di una scuola di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.