Sorriso a 32 denti e le braccia larghe davanti ai tifosi. L’immagine di capitan D’Angelo e di Castaldo con la Curva alle loro spalle è eloquente. Una gioia grande per il bomber, per quel giocatore che ha il peso della numero 10 sulle spalle: per l’attaccante che nella breve era Foscarini è stato decisivo regalando 10 punti ai biancoverdi. La doppietta con il Perugia, il gol di Ascoli, le reti contro Spezia e Ternana. Simboli della salvezza, insieme ad una tifoseria che nel momento clou, nella parte più importante del torneo si è saputa stringere intorno alla propria squadra. A quella maglia che ha regalato gioie immense. Perchè i duemila di Terni hanno fatto si che l’Avellino giocasse in casa. Bisogna ripartire dal bomber, ma anche da una tifoseria che se ritrova lo smalto di un passato più o meno recente può essere determinante.