Calcio Spezia, Marino si presenta: “Felice di essere qui”

Dopo gli interventi del Presidente Chisoli e del DG Angelozzi, parola al protagonista di giornata, Pasquale Marino, esperto tecnico siciliano, deciso a far innamorare e divertire il pubblico spezzino: “Ringrazio per le belle parole, ma all’inizio è sempre così (ride). Portiamo avanti un progetto, dobbiamo cercare di far divertire i tifosi e per farlo servono calciatori motivati e che sposino in pieno la causa; ho visto qualche partita dello scorso campionato per avere idee più chiare riguardo l’organico, ci sono giovani da valutare, ragazzi da conoscere, quindi il ritiro sarà importantissimo, ma è necessaria una prima selezione per poterlo svolgere nel miglior modo possibile, perchè quando si è in troppi il lavoro perde qualità.  

La mia idea di base è il 4-3-3, ma non mi fossilizzerò su quello; chiaro però che avendo la possibilità di costruire la mia squadra dall’inizio cercherò di creare un collettivo che risponda alle caratteristiche che ricerco, cioè ragazzi che sappiano trattare la palla, capaci di giocare in velocità e bravi nell’1 vs 1, con coraggio e personalità. 

Voglio una squadra che esca dal campo stremata per aver dato tutto, che sappia coinvolgere il passionale pubblico spezzino, che resta un valore aggiunto per questo Club e chi farà parte di questa squadra dovrà meritarsi l’affetto e la stima dei propri tifosi; dobbiamo cercare sempre di portare i tifosi dalla nostra parte, creare entusiasmo e coinvolgerli con prestazioni importanti, una volta fatto, saranno loro a dare una spinta importante ai calciatori, anche negli immancabili momenti difficili che sono inevitabili in un campionato lungo come la Serie B. 

Importante trovare l’equilibrio per affrontare tutte le squadre come fossero la Juventus; non guardiamo alla carta d’identità, gioca chi merita, è sempre il campo che deve dare le opportune risposte. Chi rimarrà deve avere fame e voglia di rimanere, indipendentemente dal contratto in essere.

Il primo anno dobbiamo porre le basi per un progetto triennale, qui c’è voglia di crescere e creare una struttura importante, che possa attirare la gente e che possa avere una propria identità sia in casa che fuori, sempre rispettando gli avversari; serve una fisionomia ben delineata al di là dei numeri ed il gioco è la strada migliore per arrivare agli obiettivi.

Lo Spezia? Impatto assolutamente positivo, qui c’è tutto per permettere ad un tecnico di allenare nel miglior modo possibile; club organizzato, è sicuramente più facile lavorare qui rispetto ad altrove perchè una società solida alle spalle aiuta tutte le componenti ed è quello che cercavo”.

SPOT