La Lega Nazionale Professionisti Serie B si associa alla preoccupazione espressa dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A in merito al contenuto del “Decreto Legge Dignità” e l’impatto sul calcio italiano delle norme che vietano la pubblicità da parte delle aziende di scommesse.
Nell’evidenziare la palese disparità rispetto alle altre nazioni in Europa e nel resto del mondo, dove tali divieti non esistono, si pone l’attenzione sulle negative conseguenze in termini di indotto e occupazione in Italia dovute all’introduzione di tale misura.
Nelle passate stagioni sportive la stessa Lega oltre che diverse società hanno sottoscritto un accordo di partnership con aziende del comparto betting, il quinto settore come investimenti nella classifica delle sponsorizzazioni di maglia nei sei principali tornei europei.
Analogamente alla Serie A, anche la Lega Nazionale Professionisti Serie B organizza da quattro stagioni, per tutti i calciatori e gli staff tecnici delle Prime Squadre e delle formazioni Primavera dei propri club, giornate di formazione contro il match-fixing, con evidenti effetti positivi sulla conoscenza del fenomeno per i propri tesserati. Iniziative di questo tipo vanno sostenute e moltiplicate, considerandole realmente utili per informare e prevenire.
La Lega Nazionale Professionisti Serie B è disponibile a partecipare ad un tavolo di lavoro con tutte le parti interessate, auspicando che il provvedimento già approvato possa essere opportunamente rivisto e correttamente indirizzato all’individuazione di soluzioni concrete che impattino realmente sul contrasto alla dipendenza da gioco e preservino inoltre l’occupazione e l’indotto del settore.