Avellino, Taccone valuta l’addio: due gruppi imprenditoriali alla finestra

Contestato dalla piazza e colpito dall’indagine della Procura della Repubblica, Walter Taccone ragiona sul futuro da presidente e proprietario dell’U.S. Avellino, valutando due possibilità: la cessione della maggioranza o dell’intero pacchetto dell’U.S. Avellino. Questo, mentre si avvicina l’udienza al Collegio di Garanzia del Coni fissata per martedì, giorno in cui l’Avellino potrebbe rimettere le mani sulla Serie B perduta il 12 luglio scorso, dopo la bocciatura della Covisoc bissata da quella della Figc, quattro giorni più tardi. 

Cresce l’ottimismo circa il buon esito del ricorso presentato dall’avvocato Eduardo Chiacchio e dal suo pool di esperti, sia per la validità del ricorso presentato lo scorso 23 luglio, sia perché esclusa la Figc, soltanto la Ternana si presenterà all’udienza come terza interessata, rispetto a uno scenario decisamente peggiore immaginato fino a pochi giorni fa dalla “difesa biancoverde”.

Iniziano, inoltre, a circolare anche alcune voci sul futuro societario, in caso di buone notizie provenienti da Roma. Due gruppi imprenditoriali, di cui uno irpino, sembra siano intenzionati a rilevare le quote dell’Avellino: l’assalto è programmato appena si leverà la fumata bianca sull’iscrizione al prossimo campionato. 

A fungere da anello di congiunzione tra l’attuale proprietà e i potenziali acquirenti è Roberto Di Gennaro, diventato da pochi giorni amministratore delegato del club biancoverde. Oltre ad aver seguito le fasi della costituzione del ricorso presentato al Coni, Di Gennaro è al lavoro per cercare di convogliare offerte per rilevare l’Avellino che, alla luce delle ultime difficoltà incontrate, ha bisogno di voltare pagina. 

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