Così Eduardo Chiacchio avvocato dell’Avelllino al termine dell’udienza presso il Collegio di Garanzia del Coni. Il legale partenopeo si ritiene abbastanza soddisfatto: “Sono soddisfatto dell’andamento del dibattimento, riteniamo di avere fondate speranze sull’accoglimento del ricorso. Ad un certo punto ci siamo sentiti soli contro tutti, contro gli avvocati della Figc che hanno dato il meglio, come è giusto che sia. Ma avevamo contro anche la Ternana e la Procura Generale del Coni”.
Chiacchio prosegue ancora nella sua analisi: “Ci siamo sentiti contro il mondo e questo credo che sia stato molto triste, ma lo sapevo e sono fiducioso. Il presidente Frattini ci ha chiesto di focalizzarci sui punti della nostra difesa. Non possiamo pensare di essere esclusi dal mondo del professionismo per una fideiussione”.
Il legale del lupo continua a sottolineare diversi aspetti: “E’ triste vedere altre società avere ulteriore tempo per mettersi in regola dopo aver presentato una fideiussione Finworld non regolare. Le note interne delle Figc non possono essere discriminanti e avere una disparità di trattamento. Mi sarei aspettato lo stesso trattamento che hanno avuto due società di Serie B (Lecce e Palermo, ndr) e dieci di Serie C”.
Chiacchio conclude: “L’ho detto e lo ripeto: l’Avellino non doveva arrivare in questa sede. Non sono preoccupato, ma felice per avere dato il massimo assieme ai miei colleghi. Non ci siamo mai tirati indietro, avendo forza e argomenti per ribattere. Inoltre il Collegio di Garanzia del Coni non può trascurare la sentenza del Rende, dell’anno passato”.