Taccone apre a De Cesare, la Curva Sud lo attacca: “Lasciasse lo stadio alla nuova società, altrimenti…”

All’apertura di Walter Taccone nei confronti della Calcio Avellino s.s.d. di Gianandrea De Cesare, per l’utilizzo del Partenio-Lombardi, ha fatto seguito il duro comunicato del direttivo Curva Sud, che ha chiamato Taccone ad adempiere a due obblighi precisi: restituire i soldi agli abbonati e cedere l’utilizzo dello stadio alla nuova società, prossimamente impegnata nel campionato di Serie D.

Nel primo pomeriggio il presidente dell’U.S. Avellino 1912 ha teso la mano al “collega” De Cesare, dichiarando di non essere stato ancora contattato dall’ingegnere, ma di essere pronto a prendere parte a un incontro “al fine di individuare le soluzioni per consentire al neonato club di poter disputare il prossimo campionato nell’impianto sportivo della città”.

La risposta di De Cesare non è ancora arrivata. All’atto della domanda di iscrizione al campionato di Serie D, presentata in mattinata in Figc, la Calcio Avellino s.s.d. ha inserito alla voce “stadio” l’impianto di Montemiletto, appena ristrutturato. Il “nuovo” Avellino, dunque, disputerebbe le gare interne del torneo di quarta serie allo stadio “Fina”

Un’eventualità che non piace al direttivo Curva Sud che, con un lungo comunicato, ha “invitato” Taccone a concedere il Partenio-Lombardi alla società di De Cesare, tenendo fede alla promessa di qualche ora prima. In caso contrario sarebbe pronto un corteo di contestazione che toccherebbe punti strategici: Piazza Libertà (domicilio di Taccone), Corso Vittorio Emanuele (sede della Diagnostica Futura) “fino a raggiungere l’abitazione del figlio Massimiliano”.

L’attenzione della Curva Sud si è diretta poi su Gianandrea De Cesare, al quale sono state augurate le migliori fortune, ma ad una condizione: riportare logo e denominazione “UeSse” sulle magliette biancoverdi.

A De Cesare vogliamo ricordare che il calcio ad Avellino fa rima con un solo logo e una sola denominazionespiega la Curva Sud -. Logo e denominazione abbandonati solo quando erano ostaggio di un procedimento fallimentare e che con grande sacrificio sono tornati a disposizione della tifoseria. Siamo convinti che il signor De Cesare sia persona intelligente e sensibile e voglia rispettare la storia calcistica di questa provincia cosi come siamo convinti che troverà facilmente un accordo con l’Associazione Per La Storia nell’interesse della collettività (conoscendo la volontà dell’associazione a sottoscrivere l’accordo quanto prima)”.

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