Avellino, ufficio Tributi: chiedono il pagamento della tassa dei rifiuti pure ai morti

Gli avvisi sono migliaia, recapitati come posta ordinaria. Sono indirizzati ai “gentili contribuenti” del Comune di Avellino.Viene richiesto il pagamento della tassa dei rifiuti per l’anno 2018. Pure a gente che è morta da anni e che i rifiuti non può ovviamente generarli da tempo.

Arrivano come posta ordinaria, ovvero potrebbero pure non essere mai pervenuti ai destinatati, visto che non c’è ricevuta di ritorno.

Al destinatario e quindi pure al morto, “si ricorda di effettuare tutti i versamenti entro il 30/04/2019.

Tra i tantissimi destinatari risultano infatti pure persone decedute da anni, mica l’altro giorno. Per i parenti che ricevono quelle lettere, c’è la comprensibile reazione di scoramento: ma come, non lasciano in pace l’ormai ex contribuente neanche da morto?

Per chi ha un minimo di raziocinio sorge invece una domanda talmente facile che pare impossibile non sorga nelle menti dei superpagati dirigenti comunali: è così difficile scambiarsi informazione nello stesso stabile?

In tempi di trasmissione dei dati da un ufficio all’altro, presso il Comune di Avellino ciò non avviene.

Nello stesso stabile di Piazza del Popolo esistono due uffici:Anagrafe e Tributi. E’ veramente impossibile parlarsi, dialogare, inviare dati, insomma comunicare? Magari pure scendendo una rampa di scale, senza utilizzare il computer.

E’ così difficile interfacciare i dati in possesso dello stesso Comune?

Succede così che il postino vada alla ricerca di persone defunte per recapitare loro l’avviso emesso dal Settore Risorse Finanziare, Istruzione e Cultura – Servizio Tributi – del comune capoluogo.

Saranno migliaia gli avvisi di questo genere, persone defunte da almeno quatro o cinque anni, ancora nella banca dati dell’Ufficio Tributi che richiede il pagamento dellatassa dei rifiuti a soggetti che sono morti.

Basta fare un giro presso gli edifici dove esiste un servizio di portierato per sentirsi raccontare di quante lettere vengono lasciate ai portieri degli stabili indirizzate a persone che sono morte da anni.

Quanti soldi vengono sprecati per inviare quegli avvisi inutili?

Quanta carta viene sprecata, quanto tempo utilizzato per stampare quegli avvisi, imbustarli e spedirli?

Quante figuracce, soprattutto, sta collezionando il Comune di Avellino?

Il Sindaco Ciampi, così attento alle soluzioni informatiche, quale funzionario dell’Agenzia delle Entrate sa bene che quegli uffici, interfacciandosi con altr banche dati, riescono a scovare furbetti che fruiscono magari di agevolazioni riferite a persone defunte e li scovano subito.

Lo stesso sindaco, che tanta trasparenza e correttezza va predicando, potrebbe pure chiedere spiegazioni al responsabile dell’Ufficio Tributi circa questa figuraccia. E poi magari rendere pubbliche tali giustificazioni – accompagnate dalle scuse ufficiali – attraverso il suo frequentatissimo profilo facebook.

 

 

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