Esplosione all’impianto di frantumazione del ferro. E’ stata assolta la legale rappresentante dell’Irpinia Recuperi srl.
Disastro e incendio colposo, le accuse mosse nei confronti della legale rappresentante dell’azienda di contrada Tufarole, per uno scoppio verificatosi il 12 luglio del 2012, che portò alla sbarra degli imputati l’amministratrice Maria Pastore.
Nella giornata di ieri, il giudice monocratico del Tribunale di Avellino ha assolto la donna, con formula piena per non aver commesso il fatto.
La dinamica:
L’esplosione fu registrata (intorno alle ore 15.oo) all’impianto di frantumazione e riduzione dei materiali destinati alle acciaierie e alle fonderie.
Sul posto giunsero prontamente i militari della stazione di Atripalda e i vigili del fuoco che accertarono che l’incendio era di natura accidentale e che fu provocato da un guasto.