(aggiornamento)
21-11-2018
ore 17,03 – Il Sindaco Ciampi, con proprio comunicato, ha confermato ufficialmente l’errore. E’ stata emessa nuova ordinanza, la numero 556-Ma è sbagliata pure questa! (LEGGI QUI)
ore 14,20 – La conferma di quanto pubblicato da Irpiniaoggi, ovvero che l’ordinanza è sbagliata e quindi NULLA, è venuta proprio dal Sindaco di Avellino.
Su quella parte confusionaria che riguarda il meccanismo delle targhe alterne poco chiaro nel dispositivo stesso, ha dichiarato Ciampi: « L’ordinanza è chiara, se c’è bisogno di una esplicitazione sarà la Polizia Municipale ad occuparsene. Confermiamo un principio, la tutela della salute arrecando il minor disagio possibile alla cittadinanza. Abbiamo lasciato il sabato e la domenica pomeriggio liberi e questo in una città al 12° posto per l’inquinamento in Italia non si poteva fare».
Mentre sulle targhe alterne chiarisce: «L’intendimento dell’amministrazione è che i giorno pari circolano le auto con targa pari, mentre i giorni dispari quelle con targhe dispari».
L’intendimento è una cosa, il contenuto della ordinanza è un’altra. In caso di contravvenzione e di successivo ricorso, farà testo l’ordinanza e non l’intendimento.
In attesa che la Polizia Municipale “chiarisca”, questo è tutto.
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20-11-2018
Tutto da rifare. Possibile che nessuno si sia accorto del grave errore contenuto nella nuova ordinanza 531, emessa oggi? (LEGGI QUI)
Ma come si fa?
L’ordinanza è priva di un dato fondamentale.
Non contiene l’indicazione di come si calcola l’alternanza.
Ovvero non prevede, per le targhe pari o dispari, da quale di queste si parte.
Domani, ad esempio, è vietata la circolazione alle auto con taghe pari o con targhe dispari?
Dov’è scritto?
Ci direte: domani è 21, è un giorno dispari, quindi non circolano le auto con numero finale 1, 3, 5, 7, 9.
E chi lo ha detto?
Dove è scritto?
Un Comune può decidere, ad esempio, di vietare la circolazione delle auto con targa pari nel giorno dispari e viceversa.
Oppure stabilire lo stop di tre giorni alle targhe pari e dei successivi per le targhe dispari.
Le ordinanze non vanno interpretare, devono essere chiare. Possibilmente scritte bene e di semplice interpetazione.
Perciò l’ordinanza è nulla e deve essere rifatta.
Altrimenti arriverà una valanga di ricorsi per quanti dovessero essere multati.
A parte il fatto che, i vigili urbani, sono i primi a sapere che l’ordinanza è nulla.
TARGHE ALTERNE
Vediamo cosa dispone la normativa collegata al decreto legislativo n.285.
Le targhe alterne sono una misura amministrativa deliberata dai sindaci o dalle pubbliche autorità per il contenimento delle emissioni inquinanti dovute al traffico nei centri abitati e sono previste dal Codice dela Strada (Disposizioni Generali del Decreto Lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 art. 7).
La misura consiste nel divieto di circolazione per i veicoli la cui targa ha come ultima cifra un numero pari oppure dispari.
Se l’autorità specifica che il primo giorno il divieto vale per le targhe che terminano con numero pari o dispari, il secondo giorno il divieto scatterà per le targhe dispari, e il terzo di nuovo per le pari, e così via a giorni alterni.
La misura in questo modo si propone di dimezzare il traffico urbano.
SENZA INDICAZIONE
Se il Comune non indica con quale targa si comincia, il giochino delle targhe atlerne non si può fare.
Perciò l’ordinanza deve essere ritenuta nulla nella sua interezza e dovrà essere rifatta.
E che ci vuole?
Oggi sarà pubblicata una nuova ordinanza (sarà la quarta, in proposito!) e conterrà le correzioni indicate.
E’ sconcertante, però, che nessuno si sia accorto di questo.
Eppure risulta espresso il parere del Comandante o perlomeno del Dirigente dell’Ufficio Traffico, come da questo paragrafo dell’ordinanza.
Il Sindaco ha apposto la sua firma ma a preparare l’ordinanza è stato l’ufficio Ambiente, seguendo tutte le indicazioni o i pareri.
Probabilmente è stato fatto un copia&incolla oppure non è stata prestata la giusta attenzione.
Ah, quella fretta!
Fatto sta che domani i vigili urbani avranno molto da lavorare per spiegare agli automobilisti come comportarsi e valutare se applicare una ordinanza farlocca.
OVER (OLTRE) 65 ANNI
Per niente chiara anche l’esclusione dell’applicazione dell’ordinanza per gli over 65, ovvero le persone che superano i 65 anni di età.
Non si capisce se costoro sono esclusi dal divieto anche per la parte relativa alle targhe alterne o meno.
E occorre chiarire un’altra cosa: gli over 65 devono essere alla guida dell’autovettura oppure essere semplicemente a bordo del veicolo?
In questo secondo caso, gli anziani saranno portati felicemente a scarrozzare per fare da “lasciapassare”.
COMMERCIANTI
Perplessità circa il contenuto dell’ordinanza erano state espresse da Irpiniaoggi, che aveva pubblicato il contenuto dell’ordinanza odierna che modificava quella del 15 novembre (LEGGI QUI)
Ulteriori dubbi erano stati poi manifestati attraverso un severo comunicato emesso dalla Confesercenti (LEGGI)
Dall’associazione di categoria era stato sottolineato, appunto, quanto fosse incomprensibile e di difficile interperatzone l’ordinanza che limita il traffico ad Avellino.
La Confesercenti aveva pure rimarcato che la decisione assunta dal Comune capoluogo era penalizzante sottolineando un dato particolare: con le forti piogge di questi giorni, ormai lo smog se l’era portato via il vento.
Le centraline potevano registrare sicuramente dati di inquinamento bassi.
PUBBLICITA’
Di queste ordinanze che vanno e vengono ne stiamo parlando noi, gli organi di informazione.
Perchè non vengono adeguatamente pubblicizzate?
Eppure questa amministrazione si disingue proprio per la sua costante presenza attraversoi social, dibattendo su temi di qualsiasi genere. Un pò meno per quelli che interessano la stragrande maggioranza dei cittadini.
I quali non sono obbligati a leggere i quotidiani, consultare i giornali on line come il nostro, ascoltare la televisione o la radio.
Era fondamentale una campagna di divulgazione di queste decisioni.
Vero, sono state assunte in fretta queste decisioni. Una volta pubblicate sul sito del Comune, si doveva una fare una campagna di comunicazione, perlomeno per i cittadini di Avellino.
Per chi arriva da fuori provincia, peggio ancora. Automobilisti che si ritrovano bloccati all’ingresso della città da solerti ma spesso imbarazzati tutori dell’ordine. I quali non possono dare consigli circa soluzioni alternative.
Bus navetta? Boh.
Aree di parcheggio? Altro boh.
Ora i cervelli pensanti dicono di volere installare cartelloni pubblicitari a Napoli e Salerno per divulgare la notizia?
Non esagerate, cercate di curare innanzitutto il vostro orticello, la città capoluogo, la provincia. Magari spiegando bene e in modo semplice cosa avete deciso.
Quando avrete deciso in modo definitivo, ovviamente.