Dati 2018: è tempo di bilancio per il settore del gambling online in Italia

Tra gli obiettivi minimi del Governo Conte, la lotta al gioco d’azzardo patologico risulta una delle più preminenti per il 2019.

Con l’attuazione del Decreto Dignità, si è passati rapidamente dalle parole ai fatti e alle polemiche visto che questa nuova legge promossa dal governo giallo-verde, pone il focus su un tema caldo, per l’opinione pubblica nazionale.

Il livello di guardia per il gioco patologico era stato già abbondantemente superato, durante la passata legislatura, tanto che allo Stato questo è costato ingenti finanziamenti ai centri che trattano il gioco patologico, tramite le Asl di competenza territoriale, le quali hanno trattato per il 2016 e il 2017 oltre 160 mila casi, di utenti con disturbi derivati dal gioco compulsivo e come forma patologica.

In particolare il segmento del gioco di tipo fisico, ha avuto le maggiori responsabilità per questo tipo di problematica.

Durante gli ultimi 18 mesi, la spesa ha superato abbondantemente i 50 miliardi di euro, cifra record, non certo paragonabile alle entrate dei casinò online, che in Italia rappresentato una nicchia significativa, ma monitorata e controllata, visto che le sale da gioco legali, promuovono ormai da anni un gioco responsabile e praticato con moderazione.

In che modo? Attraverso i principali portali che fanno fede all’ente AAMS è possibile stabilire una soglia massima e un tetto di spesa settimanale, che il giocatore decide di porre, come limite per effettuare un tipo di gioco responsabile, come formula e soluzione di svago e relax consentito.

Attualmente si sta parlando molto delle responsabilità dei gestori del gioco d’azzardo in Italia, nonostante fino a questo momento i dati indichino come non vi sia stato un calo, in termini di spesa.

A dettare la linea, permane la realtà delle lotterie, dei gratta e vinci e delle sale slot e VLT.

Successivamente aumenta il volume di traffico anche da parte delle scommesse sportive online, dei casinò AAMS come www.starcasino.it e anche dei giochi di abilità come poker, blackjack e baccarat.

Tutto questo però, a partire dal 2019 potrebbe repentinamente mutare, visto che per effetto del Decreto Dignità, sarà proibita la messa in onda delle pubblicità a favore del gioco e delle scommesse sportive.

Questo dovrebbe creare un danno di immagine per il settore del gioco pari al 20-23%, dal 2019 fino al 2021.

Non solo: alcune delle principali aziende che operano in Europa, potrebbero avere un ripensamento e investire sui mercati emergenti abbandonando quindi l’Italia, che tra il 2012 e il 2016 è diventato un punto di riferimento per il gambling a carattere europeo.

Queste sembrano essere le intenzioni e le previsioni per il nuovo biennio a cui stiamo per andare incontro.

Per il momento, a parte le modifiche poste con il Decreto Dignità, che avrà effetto a cominciare dal primo gennaio 2019, bisogna annotare come la parte finale del 2018 abbia prodotto un incremento per il circuito del gioco online, in particolare grazie agli skill games e ai tornei organizzati di poker, che rispetto all’anno passato sono cresciuti del 9,8%.

Un dato importante, questo per il mercato italiano, che tuttavia dovrà iniziare a pensare a soluzioni differenti per promuovere eventi come tornei di casinò online e betting.

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