L’arbitro accusato di avere chiamato “negro” un calciatore di colore: “Non è vero, denuncio tutti”

E’ diventato un caso nazionale, ormai.

Da una parte un calciatore di colore che accusa l’arbitro di averlo chiamato “negro”, con la forte reazione del presidente del Serino di ritirare la squadra dal campo in segno di protesta per quella affermazione riportata dal giocatore al massimo dirigente.

Dall’altra parte un direttore di gara che, dopo avere letto accuse di ogni genere nei suoi confronti, massacrato dai mass media e quindi dall’opinione pubblica, per una frase “razzista” ma tutta da verificare.

La parola di uno contro quella di un altro.

Come andrà a finire?

Con una stretta di mano, vedrete.

Intanto l’arbitro Francesco Pagliarulo, della sezione di Ariano Irpino, ha diffuso un comunicato attraverso cui ha preannunciato azione giudiziaria nei confronti del calciatore del Serino, il 25enne senegalese Gueye Ass Dia

Poi dovranno essere svolte indagini dalla giustizia ordinaria e sportiva per stabilire esattamente come sono andate le cose.

L’arbitro ha comunicato quanto segue:

“Contesto fermamente ogni addebito e mi riservo ogni azione a tutela della mia immagine”.  (LEGGI QUI)

Pagliarulo ha pure spiegato che “quanto accaduto durante e dopo l’incontro Serino-Real Sarno è stato oggetto cronologicamente di un’ampia e puntuale relazione agli organi federali competenti”.

Quindi l’arbitro ha concluso: “Sono certo che la disamina degli organi inquirenti e di giustizia sportiva farà chiarezza su tutto quanto accaduto e sulle responsabilità dei singoli”.

Sul caso è intervenuto Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, che ha detto: “Se il giovane collega ha fatto questo, lui deposita la tessera. Se il ragazzo non ha fatto questo, deposita la tessera la società”

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