Chi si aspettava dall’incontro al Mise notizie confortanti, capaci di imprimere una svolta alla vertenza, è rimasto deluso.
La Fismic – Confsal presente a Roma con una delegazione composta dal Segretario Nazionale Marco Roselli , dal Segretario Provinciale Giuseppe Zaolino e dalle Rsu Giovanni Garofano e Gerado Novino , ha espresso tutte le perplessità nel merito delle linee guida presentate che premiano il socio Turco (Karsan) e penalizzano i lavoratori Italiani .
Karsan resta saldamente nell’attuale società con il 30% e continua a condizionare le scelte produttive in maniera determinante.
I numeri sono impietosi:
200 autobus prodotti in Turchia nel 2018
465 da produrre nel 2019 sempre in Turchia
e per il prossimo anno si continuerà su questa falsa riga.
La Valle dell’Ufita “si consola”con 12 mesi di Cassa Integrazione e la produzione di soli 50 autobus che lasceranno a casa 250 dipendenti sui circa 290.
Ci vorranno almeno altri 2 mesi per l’inizio della ristrutturazione e ci vorranno almeno altri 2 anni per vedere una produzione di serie e per completare il rientro dei lavoratori.
Ora si aspettano i rituali interventi dei politici, le loro dichiarazioni dal sapore trionfalistico per una situazione realisticamente triste e amara.