Il Tribunale di Avellino cade a pezzi, gli avvocati penalisti minacciano lo sciopero bianco in assenza di risposte dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede e da quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Neppure il commissario straordinario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo è intervenuto dopo l’invio del documento unitario da parte della Camera Penale Irpina, condiviso anche dall’Aiga, dalla Camera Civile e dal Movimento Forense.
“Attenderemo 30 giorni, poi daremo seguito alle nostre diffide”, hanno annunciato gli avvocati penalisti, che chiedono la messa in sicurezza dello stabile del Tribunale di Avellino, dopo i crolli dei calcinacci nell’aula penale.
Si è scoperto che il palazzo di giustizia del capoluogo irpino non è adeguato alla legge 626, è privo di un impianto elettrico a norma di legge, non ha un impianto di protezione dalle scariche elettriche ed è soggetto a numerose e importanti infiltrazioni d’acqua, per cui necessità di immediati interventi di adeguamento sismico e antincendio.