Quei lavori iniziati in ritardo, chissà quando saranno completati. “Forse a dicembre”, azzarda il sindaco di Parolise, Antonio Ferullo, riferendosi allo smantellamento e rifacimento del viadotto che sovrasta il piccolo comune irpino.
Quei lavori stanno comportando notevoli disagi per la circolazione lungo un’arteria di particolare importante, per i collegamenti con l’Alta Irpinia.
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Tempi di percorrenza assurdi e tutto questo a causa di un semaforo che chissà quale mente arguta ha posizionato in un modo a dir poco discutibile.
L’impianto, che serve a disciplinare il traffico per un brevissimo tratto di strada, costringe gli automobilisti a lunghe attese e soprattutto mette a repentaglio le frizioni delle autovettura che si trovano a dovere attendere e ripartire in salita.
Dicono: “Tra sette giorni il semaforo sarà eliminato”.
Altri sette giorni di attese del genere? La soluzione è a portata di mano, anzi a portata di divisa.
Anzichè perdersi in chiacchiere e disquisizioni teoriche, la soluzione è facile: basterebbe utilizzare due vigili per disciplinare il traffico in base al flusso di autovettura in un senso o nell’altro, evitando quelle attese inutili e snervanti.
Guardate le foto: un vigile di qua e l’altro di là, con la paletta in mano, pronti a disciplinare il traffico, rientra nei loro compiti e sono sicuramente più intelligenti dei semafori.
Il Comune di Parolise ha in organico i vigili necessari: sono quelli che erano entrati in azione per fare funzionare l’autovelox messo in funzione per qualche giorno e poi sistemato di nuovo nel deposito del Comune.
Un modo per essere efficienti è questo. Inutile annunciare che “la ditta che sta eseguendo i lavori farà svolgere turni straordinari pure nella giornata del sabato”.
Turni straordinari? E lo straordinario chi lo paga?
Altre parole inutili rispetto alle quali la rabbia degli automobilisti cresce ulteriormente.