Avellino in vendita a 0 euro, ma nel pacchetto c’è pure la Scandone: l’affare non decolla

Il tempo scorre e la missione organizzata per salvare la Scandone e dare un futuro roseo all’U.S. Avellino è ancora in fase embrionale.

Secondo quanto riferito dal Sindaco Gianluca Festa, interpellato in occasione della conferenza stampa di presentazione delle imminenti Universiadi, per il futuro delle società di calcio e basket cittadine diventa fondamentale il prossimo fine settimana (7-8 luglio).

In pratica tutto dovrebbe iniziare a muoversi 4 giorni prima del “dentro o fuori” della Comtec (che domani potrebbe escludere, in prima battuta, la Scandone dalla Serie A1) e mentre le altre società di Lega Pro sono da settimana alle prese con il calciomercato e programmano le partenze per i ritiri pre-campionato.

Ci sarebbero state – sempre secondo quanto riferisce il Sindaco Festa – le prime chiacchierate telefoniche tra Gianandrea De Cesare e diversi imprenditori: irpini, campani e forestieri.

L’ingegnere napoletano, come confermato dal Sindaco Festa, venderebbe a costo zero, ripianando i debiti delle due società, a patto che, l’interessato di turno, acquisisca l’intero pacchetto (calcio + basket).  

Finora sarebbero – il condizionale è d’obbligo – pervenute soltanto richieste di informazioni per l’U.S. Avellino (società sorta da un anno, tornata nel professionismo, già iscritta al campionato e con l’accordo per l’utilizzo del Partenio-Lombardi già sancito: un affare).

Nei prossimi giorni, i semplici contatti telefonici dovranno, necessariamente, trasformarsi in faccia a faccia.

Verranno prese in considerazione soltanto proposte provenienti da soggetti seri, non macchiati da precedenti “sfortunate” avventure nel mondo dello sport ed economicamente solidi. E, come ripetuto prima, interessati al “doppio colpo”.

De Cesare ha già dichiarato che ogni piccolo passo verrà rendicontato al Sindaco, ai tifosi dell’Avellino e della Scandone e all’Associazione per la Storia che detiene logo e denominazione “Uesse”, e si è riservato la possibilità di restare al timone delle due società, con progetti molto meno ambiziosi ed economicamente gestibili, alla luce dell’udienza per l’istanza fallimentare in programma il 12 luglio al Tribunale di Avellino. 

In caso di mancata cessione dell’intero pacchetto, la Scandone potrebbe ripartire dall’A2, mentre l’Avellino calcio  navigherebbe a vista puntando esclusivamente alla salvezza.

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