di Pierluigi Vergineo
La notizia era nell’aria: Gianandrea De Cesare ha chiesto alla FIP l’autoretrocessione della Scandone in Serie B1.
Un campionato meno dispendioso dell’A2 e, soprattutto, dell’A1, serie in cui i biancoverdi hanno militaro per 19 anni di fila, dalla tripla di Capone sul parquet di Jesi datata 25 maggio 2000.
Un salto indietro nel tempo, che porterà la Scandone in una serie che non affrontava da 22 anni, dal 1997, quando la squadra allenata da coach Tucci si impose contro Bergamo nello spareggio sul neutro di Ancona.
La scelta di De Cesare, che andrà confermata dalla FIP, è un’amore conseguenza della drammatica situazione economico-giudiziaria in cui versa l’azienda Sidigas, chiamata il 12 luglio a evitare il fallimento attraverso un concordato economico.
La Scandone, considerata l’importante esposizione debitoria da doppia cifra di milioni di euro, non è una società appetibile. Finora, nonostante la messa in vendita del gruppo del Sidigas, nessuno si è detto intenzionato ad acquisirla.