L’U.S. Avellino è stata venduta alla IDC, ad oggi composta da Nicola Circelli e Luigi Izzo, anche se l’imprenditore beneventano non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro. Il passaggio di consegne dalla Sidigas a Circelli è stato ufficializzato questa mattina, a Napoli, nello studio del notaio Sergio Mililotti, con il rogito notarile e il pagamento della prima trance del milione e 300mila euro concordato (circa 750mila euro). Presenti l’amministratore delegato della Sidigas, Dario Scalella e il custode giudiziario Francesco Baldassarre.
Nell’accordo è presente il diritto di recompra che consentirà a Gianandrea De Cesare di riacquistare la società a determinate condizioni.
L’Avellino ha cambiato proprietà, ma restano dubbi sulla composizione della nuova società. Circelli ha già fatto capire di non essere in grado di portare avanti l’impegno in solitaria ed è previsto un incontro tra stasera e domani con Izzo, assente questa mattina a Napoli.
Nel caso in cui non dovesse essere ricucito lo strappo, Circelli potrebbe andare avanti con il supporto di due imprenditori, le cui identità non sono state ancora svelate. Le indiscrezioni portano alla Innovation Financial Solution di Andrea Riccio che, in estate, presentò una manifestazione d’interesse per il club.
Il primo impegno della nuova proprietà è il pagamento di stipendi e contributi ai tesserati entro il 16 dicembre, per evitare la penalizzazione in classifica dai 2 ai 4 punti. Da decifrare anche il nuovo assetto dirigenziale. Filippo Polcino, già a Campobasso con Circelli, dovrebbe ricoprire la carica di direttore generale, assieme a Izzo potrebbe ripresentarsi Aniello Martone, che a questo punto chiuderebbe le porte alla conferma di Salvatore Di Somma e blinderebbe Ezio Capuano in panchina. Al vaglio anche le candidature di Bruno Iovino e Antonio Minadeo, ex calciatore biancoverde negli anni ’90.