Avellino calcio: Musa è l’uomo di raccordo tra De Cesare e nuovi soci

Sarà l’elemento di raccordo tra De Cesare e la nuova cordata che ha rilevato l’Avellino.

Ogni tassello al posto giusto: Musa aveva creato il rapporto tra il patron dell’Avellino e quelli che sarebbero stati i nuovi titolari delle quote azionarie della società di calcio avellinese.

Il giovane direttore sportivo ha continuato a lavorare dietro le quinte, anche quando ufficialmente si era dimesso dall’incarico. E’ il tipico modo di fare degli aziendalisti, di coloro che sono disposti pure ad accettare di farsi ufficialmente da parte sapendo di essere poi pronti a tornare in pista.

Di Somma è stato indotto ad andare via, l’esperto ds non poteva calpestare la sua dignità rispetto a modi di fare difficili da condividere perciò ha rassegnato le dimissioni togliendo il disturbo, facendo spazio al successore che in realtà è il predecessore: in effetti Musa mai è andato via dall’Avellino.

Domani 2 gennaio l’Avellino, perciò, avrà ufficilamente il suo nuovo “uomo mercato”. In mattinata è in programma un incontro in sede tra Aniello Martone e Carlo Musa. Manca solo l’ufficialità ma quella viene offerta quando le cose sono ormai fatte e note praticamente a tutti: il comunicato stampa è come il timbro notarile dopo avere già compilato e sotoscritto l’atto.

Musa ha battuto la concorrenza di Carmine Russo, ex arbitro e team manager della Casertana, dell’ex Virtus Francavilla Domenico Fracchiolla e di Giuseppe Di Bari. In realtà correva da solo perchè il ds romano, per De Cesare e i nuovi dirigenti, non è mai andato via dall’Avellino.

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