Si è svolta ad Ariano Irpino, nella sede della Innovation Football, l’assemblea dei soci dell’Avellino calcio.
Izzo, Circelli, Autorino e De Lucia si sono dati appuntamento alle 17.30, a “casa” di Riccio e Cusano per risolvere la questione quote e mettere la parola fine a due mesi assurdi.
Izzo ha presentato l’offerta di Angelo D’Agostino, che vorrebbe entrare in società acquistando le quote di Izzo, Autorino e De Lucia. L’imprenditore di Montefalcione dovrebbe incontrare Circelli e Izzo, per formalizzare ufficialmente l’intenzione di diventare uno dei proprietari del club.
Poichè Sia Izzo che Circelli non vedono l’ora di cedere le loro quote a D’Agostino, anche per rientrare delle esposizioni finanziarie, non è escluso che si possa arrivare a una gestione a tre della società di calcio ma, in questo caso, è facile immaginare una maggiore confusione, per la serie: “Dove cantano più galli non fa mai giorno”.
Intanto al Partenio-Lombardi si è visto Bruno Iovino. Il dirigente avellinese rivestirà il ruolo di direttore generale, ricoperto dal dimissionario Aniello Martone fino a qualche settimana addietro.
Continua, dunque, l’andirivieni nella stanza dei bottoni, dietro le scrivanie: peggio di una sessione di calciomercato.
Rispetto al mercato dei giocatori, in questo caso, però, non si punta sui migliori per rendere competitiva la squadra ma si punta a fare contenti gli amici degli amici, in un clima di vendette dirette o trasversali che stanno facendo registrare malumori e veleni di cui, obiettivamente, l’ambiente calcistico avellinese non ha bisogno, essendo già intasato in tal senso.
Desta perplessità il fatto che una società in difficoltà con il pagamento degli stipendi ai dipendenti, continui ad assumere personale con contratti che dovranno essere obbligatoriamente onorati.