Prefettura di Avellino: domenica attività chiuse per disincentivare le uscite

Serrande abbassate per tutti i negozi nalla giornata di domenica.

Un modo per disincentivare ulteriormente le uscite da casa delle persone che accampano la necessità di provvedere all’acquisto di alimenti per giustificare la presenza nelle strade.

Nonostante i divieti e gli appelli, c’è troppa gente in giro senza valido motivo.

Alcuni ricorrono pure a stratagemmi di varia natura: andare in farmacia a comprare un qualsiasi prodotto, anche un dentifricio o un cerotto, e restare in giro per le strade, con tanto di scontrino giustificativo. Altri che escono da casa con un paio di prodotti alimentari nella busta da mostrare in caso di controllo, addebitando magari al negoziante l’assenza dello scontrino.

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Non è escluso che possano essere ridotti gli orari di apertura delle attività commerciali per le quali è attualmente consentita la vendita di prodotti non indispensabili, facendo eccezione solo ed esclusivamente per le farmacie.

Il comunicato ufficiale

Si è tenuto oggi in Prefettura, convocato dal Prefetto della provincia di Avellino Paola Spena, un tavolo istituzionale da remoto con i vertici di Confindustria , Confcommercio, Camera di Commercio, CGIL, CISL, UIL, UGL per esaminare le principali problematiche che hanno interessato il mondo del lavoro ed in particolare i settori produttivi e commerciali a seguito delle misure disposte per contrastare la diffusione del virus COVID 19.

Dopo un ampio confronto sulle questioni portate all’attenzione del tavolo è stata condivisa da tutti i presenti la necessità di fare fronte comune per garantire in primis i livelli di sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro secondo quanto dettagliatamente previsto dal DL 18/3/2020 e dalle intese nazionali del 14/03/2020 , tra cui, in particolare, il rispetto delle misure di distanziamento oltre che durante la prestazione lavorativa anche in entrata ed uscita dai luoghi di lavoro, ovvero utilizzo di DPI, contingentamento del personale mediante ricorso a ferie, lavoro agile o flessibile, limitazione delle presenze nelle parti comuni e sanificazione degli ambienti interni ed esterni.

Sono state anche affrontate talune peculiari condizioni afferenti i lavoratori impegnati a garantire i servizi essenziali – sanità, commercio, servizi di pulizia ecc..,- chiamati ad assicurare la prestazione lavorativa in contesti particolarmente complessi, spesso con un aggravio dei turni di lavoro. Al riguardo sia le categorie datoriali che sindacali si sono impegnate a garantire reciproche informazioni proprio per evitare situazioni di sofferenza nei settori più esposti intervenendo attraverso una capillare sensibilizzazione degli associati.

E’ inoltre emersa una convergenza sull’opportunità di successive intese tra le parti sociali volte in particolare ad osservare la chiusura domenicale degli esercizi commerciali anche per disincentivare ulteriormente le uscite da casa.

E’ stata nel contempo condivisa favorevolmente la notizia relativa alle possibilità di accesso ai nuovi ammortizzatori sociali istituiti in favore dei lavoratori autonomi.

Il tavolo istituzionale costituito in forma permanente rimarrà attivo per monitorare e seguire l’evoluzione delle misure intraprese in vista di un prossimo aggiornamento già programmato per la prossima settimana .

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