Per la ripresa delle attività in tempi relativamente brevi dipenderà tutto dal Coronavirus e dal comportamento degli italiani, piuttosto irresponsabili soprattutto negli ultimi giorni, a tal punto da far propendere per una quarantena fino a fine aprile.
Se la potenza del contagio dovesse scemare sensibilmente (rapporto uno a uno, una persona contagia al massimo un’altra persona), questo porterebbe alla riapertura graduale delle attività commerciali, ludiche e ristorative, oltre che delle scuole e delle università su tutto il territorio italiano.
La ripresa a scaglioni potrebbe iniziare dopo il 18 aprile, per subire l’accelerata per i primi di maggio, nel caso in cui dovesse diminuire sensibilmente il numero di contagi quotidiani.
Evitare gli assembramenti resta l’obiettivo del Governo, ecco perché bar, ristoranti, discoteche, cinema e teatri, che non garantiscono la corretta distanza tra un soggetto e l’altro, dovrebbero riaprire per ultimi (inizio-metà maggio?).
Tra le prime attività a beneficiare della graduale riapertura, ma non prima del 18 aprile, ci sono alcune fabbriche, come quelle che operano nella filiera agroalimentare, farmaceutica, meccanica e logistica. Stesso discorso per alcuni negozi, come quelli di abbigliamento, che potrebbero far rispettare la distanza interpersonale.