Ariano Irpino, Confesercenti organizza la consegna della spesa: gratis

“Ci sono negozi di prodotti alimentari che chiedono una quota di 8-10 euro per consegnare la spesa a casa. Per questo molte persone si vedono costrette a uscire, provocando lunghe file dinanzi ai negozi”: così Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

Stiamo arrivando a una specie di “mercato nero”?

Rispetto a quanto si sta verificando ad Ariano Irpino (ma anche ad Avellino ed altri comuni irpini), è necessario l’intervento del personale della Guardia di Finanza per verificare aumenti ingiustificati dei costi e debellare un odioso fenomeno speculativo che provoca ulteriore disagio alle famiglie.

Quel sovrapprezzo somiglia a una specie di “pizzo” per la clientela che sceglie di ricevere la spesa a casa non per snobismo ma per necessità.

Per evitare di rendere più costosa la spesa alle famiglie ed evitare alle persone di uscire di casa, il commissario prefettizio del Comune di Ariano Irpino, Silvana D’Agostino, ha chiesto l’intervento alla Confesercenti affichè sensibilizzi i propri iscritti ad agevolare le famiglie di Ariano Irpino.

“Lanciamo un appello ai supermercati e ai negozi di alimentari e prodotti di prima necessità del Tricolle, per l’attivazione di servizi di consegna a domicilio senza sovrapprezzo, in questa fase di emergenza”, spiega Marinelli che nelle prossime ore fornirà l’elenco dei commercianti aderenti a un appello che non può restare inascoltato.

Sarebbe interessante conoscere pure l’elenco dei negozi che chiedono il ticket di 10 euro per consegnare la spesa. I tal modo gli arianesi potranno poi regolarsi, in futuro, circa la scelta da fare per gli acquisti e favorire chi si è comportato bene, rispetto agli altri, quando la vita tornerà alla normalità.

“La delicata situazione che si vive nella cittadina irpina richiede un grande sforzo collettivo per limitare al massimo i contatti diretti tra le persone ed il più rigoroso rispetto delle misure di distanziamento sociale, unico argine concreto alla diffusione dell’epidemia.

“L’invito delle istituzioni ad evitare di uscire di casa, anche per la spesa, optando per soluzioni alternative, ci induce a chiedere la collaborazione degli esercizi commerciali, per rendere possibile, alla più ampia fascia di consumatori, la fruizione di tali servizi, che ad oggi pur essendo disponibili, fanno registrare costi eccessivamente alti.

“Siamo in un libero mercato, è vero, ma i commercianti del settore alimentari sono gli unici, in questo particolare momento di crisi, a lavorare e incassare rispetto a tanti altri costretti a tenere la saracinesca abbassata.

“Ci affidiamo perciò alla sensibilità degli operatori del settore, il cui lavoro è quello di garantire la fornitura dei beni essenziali alla comunità che non può essere ulteriormente penalizzata con costi aggiuntivi per ottenere prodotti di prima necessità.

La Confesercenti – conclude Marinelli – in queste ore, sta contattando direttamente le rivendite per mettere in campo il massimo sforzo possibile con l’obiettivo di offrire ai consumatori un servizio di consegna domiciliare gratuito. Siamo in atteda delle risposte per provvedere alla diffusione di un elenco di supermercati e negozi che avranno deciso di aderire a questa campagna, che fin d’ora ringraziamo. Eventuali adesioni ed informazioni potranno essere inviate anche al seguente indirizzo di posta elettronica: presidente@confesercentiavellino.it”.

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