Secondo un vecchio detto l’Italia era un paese di santi, poeti e navigatori. Al giorno d’oggi, in una visione moderna del celebre detto, si potrebbe dire che siamo un paese di cuochi, stilisti e calciatori. Ma in verità ci sono altri settori dove gli italiani sono un’eccellenza ma lavorano spesso lontano dai riflettori e con pochi riconoscimenti.
Uno di questi è il mondo del poker sportivo, che ha avuto un boom nei primi anni duemila, dove pian piano gli italiani si sono guadagnati rispetto e stima in ogni angolo del mondo. Grazie a caparbietà e spirito d’iniziativa, alcuni personaggi hanno contribuito a far crescere questo movimento in Italia riuscendo poi a esprimere la loro passione anche in Europa e nel mondo.
Simone Ricci – Forse l’italiano più influente a Las Vegas, per anni, ha diretto gli eventi del Caesars Entertainment, uno delle più prestigiose catene di hotel casinò al mondo, e ha organizzato diverse edizioni delle World Series of Poker, il campionato mondiale di Texas Hold ’em. In sei edizioni gli ha fatto raggiungere grande popolarità mondiale riuscendo a riempire gli eventi live. In sette anni è riuscito a portare ben più che una ventata di tricolore nella Sin City: ne è prova l’ingresso di Modiano come fornitore ufficiale di carte per WSOP. Inoltre, Ricci si è impegnato tantissimo per riuscire a portare per la prima volta il WSOP Circuit nel nostro Paese organizzando una tappa al Casinò di Campione d’Italia. Forse non l’apice della sua carriera ma sicuramente un momento che lo ha riempito d’orgoglio e soddisfazione.
Federico Brunato – Uno degli italiani del poker di maggior peso a livello europeo. Da Rozvadov in Repubblica Ceca, dove lavora come Poker Director al King’s Resort, è abile a fomentare il movimento europeo del poker. Dalle tappe del circuito WSOP mondiale a quelle del WSOP Europe, negli ultimi anni, ha battuto record su record di partecipazioni, alzando continuamente il livello di ospitalità, e favorendo l’ingresso di tanti pokeristi italiani nei tornei europei. Inoltre ha dato più di una mano a far crescere un prestigioso format tricolore: l’Italian Poker Sport. Dal 2019 ha iniziato a curare il Big Wrap, evento dedicato alla specialità Omaha, e a collaborare con il Casino Atrium di Praga conquistandosi la fiducia di un pezzo grosso del poker live: Leon Tsoukernik.
Antony Angeloni – Da quando è alla guida del gruppo EuroRounders, HUB di eventi live europei, il fatturato del gruppo ha visto una crescita verticale e il brand si è guadagnato una posizione di prestigio nel circuito internazionale. Creatore del brand IPS, Angeloni ha contribuito a far conoscere in tutto il vecchio continente lo stile italiano in materia di eventi esclusivi. Da Rozvadov a Nova Gorica l’IPS è il maggior torneo italiano per numero di iscritti riuscendo a catturare l’interesse di alcuni grandi giocatori europei come Viktor Blom e Michal Mrakeš.
Luca Vivaldi – Il suo nome è rimbalzato su tutti i siti del settore dopo aver ricevuto la nomination come miglior Tournament Director ai GPI Global Poker Awards 2019. Dal quartier generale della Triton Poker, situato in Malesia, organizza una serie di tornei tra i più ricchi al mondo e nel 2019 ha diretto il torneo più costoso di tutti i tempi all’Hilton on Park di Londra: il Triton Million for Charity con una quota d’ingresso da 1 milione di sterline. Insomma, roba riservata ai cosiddetti Super High Roller cioè i giocatori milionari, soprattutto asiatici, che possono permettersi di sborsare cifre esagerate senza batter ciglio. Anche in quell’occasione ha offerto un servizio di altissimo livello riuscendo a far apprezzare lo stile italiano.
Carlo Cavaliere – Da direttore di Playtech, azienda leader nello sviluppo di software per casinò online, ha visto salire l’importanza del brand nel mondo del poker. Anche negli ultimi anni, dove il settore online ha visto un deciso calo, la sua azienda è riuscita a ottenere risultati migliori dei competitors conquistando maggiori fette di mercato. Se ciò non bastasse, ricopre anche il ruolo di Head of Networks and Marketing Italy.
Max Pescatori – Quando si parla di personaggi del poker italiano il suo è il primo nome a venir in mente. Celebri i suoi record ai WSOP di Las Vegas, dove si è aggiudicato ben 4 braccialetti, vincendo quattro eventi in altrettante specialità e facendosi conoscere come “The Italian pirate”. Il vero riconoscimento alla sua più che decennale carriera è arrivato con la nomination al Poker Hall Of Fame di Las Vegas, la classifica riservata ai migliori pokeristi della storia. Come manager si è preso cura della franchigia italiana del Global Poker League riuscendo a far riconoscere il prestigio del poker tricolore nel mondo.
Luca Pagano – Un altro nome storico del poker italico che di recente si è lanciato nell’avventura di organizzatore di eventi, e insieme al padre Claudio ha fondato la Pagano Events. Ha girato il mondo come giocatore: all’European Poker Tour ha ottenuto decine di piazzamenti a premio e un primo posto nel 2010, mentre nell’IPT ha vinto il main event del 2011 a Sanremo. Attualmente occupa la prima posizione nella EPT All-time Leaderboard e l’ottava piazza nella classifica italiana All Time Money List. Dal 2007 al 2011 ha portato il poker nelle tv italiane con il programma Poker1mania e dal 2016 è uno dei pionieri italiani dell’eSport fondatore del team Qlash.
Mustapha Kanit – Per quanto riguarda i player puri, bisogna sicuramente rendere merito a Mustapha Kanit e Dario Sammartino se il poker online italiano oggi può vantare una certa credibilità anche a livello mondiale. In carriera ha ottenuto 8 piazzamenti a premio e 2 tavoli finali nei WSOP, ma lui, che ha un debole per i tornei High stakes, è riuscito a detenere per anni il primato di player italiano più prolifico. Soprattutto grazie a due primi posti all’Aussie Millions di Melbourne e all’High Roller di Dublino, e a degli ottimi piazzamenti al PCA di Bahamas e al Super High Roller dell’EPT di Monte Carlo. In carriera ha vinto oltre 11 milioni di dollari nei tornei live e oltre 5 milioni di dollari in quelli online.
Dario Sammartino – Terzo italiano ad aver raggiunto il tavolo finale ai WSOP e il primo a piazzarsi al secondo posto. Dario, napoletano del Vomero, non è l’unico campano a farsi apprezzare nel mondo del poker: sono infatti ben 3 i giocatori della nostra regione presenti nella top 10 italiana. Oltre al celebre secondo posto del 2019, nel WSOP è arrivato ben 41 volte a premio, mentre ha seduto 2 volte al tavolo finale del World Poker Tour e 12 volte a quello dell’European Poker Tour. L’ottimo piazzamento del luglio 2019, che gli è fruttato 6 milioni di dollari, lo ha fatto balzare in testa all’Italian All Time Money List e al 46esimo posto della classifica mondiale con oltre 15 milioni di dollari. Primo italiano in assoluto a entrare nella Top 50 mondiale e vero fenomeno italiano del poker sportivo.
Francesco Pizzigallo