Il presidente Vincenzo De Luca ne ha firmato un’altra e i cittadini stanno facendo la collezione.
E’ uscita la 42 poche ore dopo la 41.
È il trionfo delle “contro ordinanze” che servono a correggere le ordinanze e a provocare caos tra la gente.
Prima una cosa, si va bene, poi un’altra: no, non va bene.
Collezione De Luca
E’ un pò come l’album delle figurine Panini.
Stavolta la collezione riguarda le disposizioni della Regione Campania, anzichè i volti dei calciatori.
Neanche il tempo di leggere la numero 41 ed ecco servita quella successiva: è stata appena sfornata la numero 42 che annulla e sostituisce concetti e disposizioni che la cittadinanza stava cominciando ad assimilare con la 41.
Vero, chi sta in casa vuole impiegare il tempo a leggere ma, tra tante decisioni maturano le indedisioni di chi – queste disposizioni – deve attuarle e chi deve rispettarle.
Un’ordinanza tira l’altra e allora si genera confusione tra gli stessi rappresentanti delle istituzioni.
SI-NO, un ca-si-no
Ad Atripalda, ad esempio, mentre il sindaco raccomandava di rispettare quanto contemplato dall’ordinanza 41 – in conferenza stampa – raccomandando di evitare la vendita del cibo, ecco la smentita a mezzo ordinanza 42 che sanciva esattamente il contrario.
Incertezze per la quarantena, poi: chi torna in Campania dovrà osservare un periodo di permanenza domiciliare. E chi torna presso la famiglia di origine? Pure i genitori, fratelli e altri parenti dovranno osservare la quarantena?
Chi può fornire chiarimenti?
E poi l’attività motoria, quella dei cinghialoni che sputacchiano saliva e degli aspiranti centometristi che s’infilano tra la gente, delle ragazzine che corrono tenendosi per mano, dei patiti della tuta pronti a indossarla tutto il giorno.
Prima una cosa, adesso un’altra disposizione.
Come le pizze
Le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale si avvicinano, dilaga l’arte di tirare per la giacca, da una parte, e quella di accontentare un pò tutti, dall’altra.
Non si può rischiare di perdere consensi e voti.
E allora… le pizze passano a due, come le ordinanze di giornata, una dopo l’altra.
Per evitare confusione vi riportiamo le nuove disposizioni contenute nell’ordinanza numero 42 firmata da Vincenzo De Luca: dapprima SI, poi NO, poi chissà come andrà a finire.
Si vuole evitare il propagarsi del virus ma nulla – tra incertezza e ripensamenti – potrà impedire la diffusione della confusione.