E’ morta Jole Santelli, presidente della regione Calabria.
Ancora non è chiara la causa del decesso avvenuto nella sua casa di Cosenza, anche se alcune fonti riferiscono di un arresto cardiocircolatorio.
La donna politica calabrese, sarebbe stata trovata questa mattina esanime da un membro del suo staff.
Da quanto emerge, la presidente riferiva malesseri da alcuni giorni. Fino alla giornata di ieri, tuttavia, non aveva smesso di lavorare continuando a incontrare i suoi collaboratori.
Chi era la Santelli
Di professione avvocato, sin dal giugno 1996 ha iniziato a collaborare con l’Ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, per poi passare a quello di Montecitorio. Fin dal 2000, inoltre, coordina il Dipartimento giustizia del partito azzurro.
Per quattro legislature è stata eletta parlamentare della Repubblica, una volta, nel 2006, in Emilia Romagna, e per due volte ha ricoperto il ruolo di sottosegretario di governo.
La prima volta fu sottosegretario alla Giustizia nel terzo Governo Berlusconi (2001-2006), la seconda sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali nel Governo Letta (2013).
Nel 2008, eletta nell’allora Pdl, andò a ricoprire il ruolo di vicecapogruppo alla Camera dei Deputati.
Nella corrente legislatura ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni) e di vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia.
Dal gennaio 2014 è stata coordinatrice regionale di Forza Italia.
Preso in mano il partito, ha esercitato il potere con piglio militare e ferma determinazione, commissariando le federazioni riottose e assorbendo, senza colpo ferire, dimissioni e abbandoni di chi, anche numerosi big e consiglieri regionali, non aderivano al suo verbo.
Nel gennaio 2020 è diventata la prima donna a guidare la Regione Calabria.