CAMPIONI D’EUROPA: il bilancio

Nella notte magica di Wembley l’Italia ha vinto il suo secondo Europeo. È tripudio in ogni città e paesino dello Stivale, dalla Val d’Aosta alle Tremiti, da Cagliari a Tarvisio. È tripudio anche tra le comunità italiane all’estero, prima tra tutte quella di Londra, città in cui si è giocata la finale.

Il successo con l’Inghilterra è giunto ai rigori, certo, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e dei tempi supplementari. Ma non possiamo certo dire che gli Azzurri non abbiano meritato o che la vittoria sia giunta per caso: dopo il gol inglese al secondo minuto e lo schieramento tattico impenetrabile dei primi 30 minuti i nostri hanno cominciato a macinare gioco e a creare occasioni almeno fino al gol di Bonucci. Ai rigori la differenza l’ha fatta Donnarumma, uno dei ragazzi più bistrattati prima di questa storica competizione, al pari del difensore della Juventus e di Bernardeschi, anch’egli decisivo con due rigori perfetti tra semifinale e finale.

Una vittoria legittimata da un grande torneo in cui i momenti di acuta sofferenza sono stati davvero pochi, forse solo l’ultima parte di gara con la Spagna. Una vittoria che resterà negli annali e che restituisce dignità, se mai l’avesse persa, ad un collettivo che nel 2017 fu partecipe di una pagina buia nel nostro calcio. Ora è dimenticata.

Una grande finale e un grande torneo, dicevamo. Gran parte degli scettici aveva già cambiato idea dopo il primo roboante successo per 3-0 sulla Turchia nel girone, che ha evidenziato una solidità difensiva inaspettata e le qualità di alcuni giocatori, come Spinazzola o Locatelli, da cui in pochi si aspettavano un’affermazione a così alto livello.

Le partite contro Svizzera e Galles sono servite a legittimare tale sensazione e hanno permesso a Mancini di far esordire nel torneo quasi tutti i 26 convocati: solo Meret, terzo portiere, chiuderà il torneo senza presenze, ma crediamo che non sarà per lui un grande problema.

Gli ottavi di finale contro l’Austria sono stati molto più duri del previsto. L’Italia ha passato il gruppo A con la grazia di una ballerina sul ghiaccio alle Olimpiadi invernali, per poi trovarsi a combattere sulla stessa arena come un giocatore di hockey. I quarti di finale contro il Belgio erano l’obiettivo minimo per questa selezione, che se alla vigilia del torneo era data come inferiore ai Diavoli Rossi quando ha contato hanno saputo sfoderare una prestazione matura contenendo per quanto possibile le esuberanze di Doku e compagni e creando una gran mole di occasioni d’attacco.

La prestazione con la Spagna in semifinale è stata forse la peggiore, con il selezionatore iberico Luis Enrique abile a imbrigliare i nostri imponendo via via il proprio gioco e meritando ai punti il successo. Nel calcio però non sempre il migliore vince, e la freddezza di Jorginho ai rigori ha portato gli azzurri in finale. Di lì il tripudio, e ciò che tutti abbiamo visto e celebrato contro l’Inghilterra a Wembley.

Chiudiamo con qualche interrogativo che esula dal racconto della partita ma che va comunque preso in considerazione: che effetto avrà il successo azzurro sulla prossima Serie A, sulla composizione delle squadre e sul calciomercato? Sarà guerra tra le big per accaparrarsi qualche campione ora che gli Europei sono finiti? Perché adesso che l’Europeo è finito ci godiamo il successo, ma tra poco la testa tornerà agli impegni di club e alle classiche sfide tra Inter, Juve, Milan oltre alle ormai solite Napoli e Atalanta. Mourinho, poi, freme per ritagliarsi un posto da outsider con la sua nuova Roma. I pronostici Serie A della stagione 2021-2022, già disponibili su Sportytrader, danno ancora una volta la Juventus come favorita e le solite avversarie dietro a inseguire.

Gli Europei cambieranno l’orientamento delle previsioni in qualche modo? Il successo dell’Italia forse non contribuirà in maniera significativa ad attirare campioni sul nostro territorio, anche se la rivalità tra le prime della classe è già accesissima così. Alcuni campioni se ne sono andati (come Hakimi e Donnarumma), altri, specialmente tra quelli che più hanno impressionato in questa competizione europea, avvertiranno le ricche sirene straniere e sarà difficile trattenerli.

Quello che però questa vittoria potrebbe fare è innescare un volano positivo nella crescita dei vivai che potrebbe avere effetti positivi a lungo termine. Il prossimo autunno migliaia di bambini inizieranno le scuole calcio cercando di emulare i loro nuovi idoli come Chiesa, Verratti, Jorginho o Donnarumma e una nuova primavera calcistica potrebbe presto avere luce in Italia.

Pierluigi Vergineo

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