15 anni per Twitter: i cambiamenti del social network

Twitter compie 15 anni. Infatti, il social network pensato per ridurre l’ansia in 140 caratteri (limitazione eliminata solo di recente), è partito online il 15 luglio 2006.

Il social dai cinquettii brevi ha visto la comparsa degli hashtag solo l’anno dopo, nel 2007 e poi si è evoluto, diventando un segno della società di oggi. All’inizio, Twitter sembrava solo il concorrente di Facebook, con l’idea di qualcosa di semplice ed immediato, in un mondo che andava ancora a SMS.

Il primo tweet del fondatore Jack Dorsey è stato recentemente battuto all’asta per la cifra stratosferica di 2,9 milioni di dollari (circa, 2,7 milioni di euro).

La limitazione dei 140 caratteri è stata eliminata solo in tempi recenti. Quali sono gli altri cambiamenti che hanno reso Twitter protagonista di questi 15 anni?

Twitter come centro di gravità permanente… Delle opinioni

Con l’avvento degli hashtag, Twitter è diventato la calamita di ogni opinionista del Web. I primi ad approfittare delle nuove funzioni sono stati: politici, giornalisti, opinionisti, attori, jet set.

Antenato di Instagram su questo fronte, Twitter ha saputo intercettare le opinioni creando per primo gli account verificati (seguito a ruota da Facebook) e la possibilità di salvare i Tweet o i contenuti preferiti (anche in playlist dedicate).

Con il tempo, il miglioramento degli algoritmi ha reso disponibili le tendenze per hashtag o account più popolari.

Twitter come fonte di notizie

Così, le notizie delle agenzie di stampa ebbero anticipazioni da Twitter. Infatti, al personaggio pubblico bastava (e basta ancora oggi) un tweet per trasformare un cinguettio in una notizia, di retweet in retweet all’infinito prima di una comunicazione stampa ufficiale.

Questo ha avuto certamente dei contro sulla superficialità nell’approccio alla notizia, ma ha accorciato anche le distanze tra le persone. Così, sono diventate notizie i Tweet di Trump e le risposte di Biden nelle ultime elezioni americane, fino al ban definitivo da parte del social network per l’ex Presidente degli Stati Uniti.

Twitter in ambito aziendale: assistenza clienti, sponsorizzazioni e video

Negli ultimi anni, Twitter ha offerto strumenti esclusivi per le aziende. Si parte dagli account Business alle sponsorizzazioni, fino a ridurre le distanze con i potenziali clienti.

Per esempio, aziende nel settore pubblico e privato, gestori di servizi in cloud, siti per il tempo libero (siti di gaming, casinò digitali, siti di intrattenimento, ecc.). offrono servizi di assistenza anche su Twitter, con messaggio privato. Basta seguire l’account ufficiale dell’azienda e dare così il consenso a ricevere messaggi dall’assistenza. Questo avviene da prima del GDPR del 2016 e la funzione è presente ancora oggi.

In Alitalia, si può mandare un messaggio privato per chiedere informazioni sui voli, su eventuali sostituzioni e rimborsi dei biglietti o in caso di scioperi. Un operatore che gestisce l’account ufficiale risponde in tempo reale.

Da TIM, gli operatori rispondono agli utenti che li taggano con un tweet pubblico per richiedere assistenza. Poi, seguono il profilo dell’utente e chiedono tutti i dettagli per messaggio privato, per offrire assistenza dedicata.

Nei casinò virtuali, l’utente invia un messaggio privato all’azienda per chiedere informazioni o la conferma dell’invio dei documenti, o ancora per le operazioni più comuni. La risposta arriva sempre per messaggio privato.

Parlando di aziende, Twitter ha messo a disposizione i dati analitici, ma anche la possibilità di sponsorizzare su Twitter. Con l’avvento di Instagram, la piattaforma evolve ancora, dando la possibilità di inserire video in formato orizzontale.

La rivoluzione finale, da 140 a 280 caratteri

L’ultima rivoluzione è quella del pensionamento della limitazione dei 140 caratteri. La limitazione è andata in disuso quando gli utenti stessi hanno chiesto a più riprese di aumentare il numero dei caratteri disponibili.

Il social network ha inserito anche di recente un sistema che permette di segnalare una fake news prima che diventi virale.

Twitter a 20 anni: come sarà

Non si sa ancora come sarà Twitter tra 5 anni. Quello che si sa è che la piattaforma si sta orientando in due direzioni: quella di essere sempre più aperta alle novità, con il progetto Bluesky, e quella di pagare gli editori tramite abbonamento per garantire una qualità di contenuto sempre maggiore e il riconoscimento del diritto d’autore.

Nel frattempo, ora la piattaforma lavora anche a far visualizzare all’utente solo quello che gli interessa davvero, grazie ad algoritmi di personalizzazione.

Pierluigi Vergineo

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