Il prete novax che accusa Draghi

Chissà se e quanti fedeli sarà riuscito a convincere a non vaccinarsi don Antonio Romano, parroco di Chiusano San Domenico, che da mesi alterna le sue omelie ordinarie in chiesa con quelle extra ordinem sulla sua pagina facebook. I toni e i contenuti politici sono eloquenti: i vaccini se proprio non fanno male, di sicuro non sono testati e il green pass è una sorta di libello verde diabolico che opprime la libertà dei cittadini. Del resto, Draghi, (non eletto dal popolo, guai a dimenticarlo) è o non è espressione dei poteri forti? Brunetta poi è una sorta di piccolo Mengele e via via un elenco lungo di simili amenità. Guai però a definire Don Antonio Romano un estremista: lui si considera soltanto un difensore dei lavoratori oppressi, quelli che rifiutando di farsi inoculare il vaccino rischiano di perdere il lavoro, oppure sono costretti a pagare di tasca propria i tamponi. A poco serve provare a spiegare a Don Antonio che i vaccini sono sicuri, efficaci a tal punto da avere quasi sconfitto la pandemia, persino benedetti dal Papa, e che la libertà di ciascuno di non vaccinarsi finisce dinanzi al diritto altrui a non infettarsi. Per ora Don Antonio Romano, complice il silenzio paterno e forse imbarazzato del vescovo di Avellino, continua con le sue intemerate. Sic transit gloria mundi.

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