Avellino: cuore e solidità nel girone senza padroni

di Dino Manganiello

Il Catanzaro che va ko a Torre del Greco nel posticipo della 14esima giornata significa tante cose. Tra queste, che le mine vaganti in questo torneo sono parecchie e che prima o poi ci inciampi. La morale è che il campionato è apertissimo e che anche le big piangono: Bari che vince a fatica in casa con la Vibonese e che comunque viene da 7 punti conquistati nelle ultime 5 gare; Catanzaro che addirittura ha perso 3 volte nelle ultime 4 giornate.

E l’Avellino? L’Avellino grazie al cuore di gente come Kanoute e Silvestri, grazie alla compatezza difensiva (è di nuovo miglior difesa del girone, proprio insieme al Catanzaro) e grazie alla capacità di trovare prima o poi l’episodio favorevole, si gode numeri da squadra in salute, anche perché abbiamo già dato: 2 vittorie di fila, 7 risultati utili consecutivi con 15 punti conquistati e 11 gol realizzati. Negli ultimi 30 giorni la squadra di Braglia ha rosicchiato 4 punti al Bari e ne ha presi 5 al Catanzaro. E’ il famoso ritmo-rimonta, che riecheggia nell’aria. Occhio però a non concentrarsi troppo sulle ‘grandi’ del raggruppamento, perché Monopoli e Turris fanno sul serio (insieme al Palermo, decisamente).

Tornando ai Lupi, pur senza fare voli pindarici c’è da sottolineare che un obiettivo è cambiato: continuità, ma non più di risultati bensì di vittorie. Ed allora nel mirino c’è già il Picerno che ha appena silurato il tecnico Antonio Palo, sostituito da Leonardo Colucci. Si giocherà sabato prossimo e l’Avellino ha già ripreso la preparazione: Ciancio è ancora fermo ai box, Carriero e Scognamiglio invece sono tornati a lavorare in gruppo e potrebbero essere finalmente di nuovo a disposizione (soprattutto il mediano) di Piero Braglia.

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