Avellino tra obbligo di vincere, mercato e questione contratti

di Dino Manganiello

Picerno in casa e Turris fuori, poi la sfida-verità con un Bari che, oltre ad avere ancora un consistente margine di vantaggio sulle dirette inseguitrici, ha pure un calendario oggettivamente non durissimo da qui alla gara con i biancoverdi. E’ anche per questo che all’Avellino serve vincere ancora. E ancora. Per rosicchiare punti almeno alle altre contendenti posizionate lassù (ben 7 punti recuperati al Catanzaro, ad esempio, in appena 4 gare) e mettere pressione ai pugliesi.

Picerno nel mirino, quindi, tanto per cominciare. Con qualche novità di formazione già configurabile: Ciancio se recupera per bene sarà nuovamente titolare a destra mentre in mezzo alla retroguardia, con buona pace di Scognamiglio, Sbraga e pure Bove, sarà confermata la coppa titolare Dossena-Silvestri. Sappiamo che le scelte sulla trequarti sono obbligate (e che Braglia darà ancora un paio di chances a Micovschi, come riferito a caldo dopo la trasferta di Messina) e sappiamo anche che Maniero sarà ancora titolare là davanti.

In mediana… beh. Succede quello che si temeva: Aloi, Matera, D’Angelo, Mastalli (nella foto), De Francesco e il redivivo Carriero per due posti appena. Molti big potrebbero cominciare a restarci male, qualcuno è anche alle prese con la faccenda del contratto non rinnovato e a rimorchio, puntualmente, comincia a sentirsi in lontananza l’eco del canto delle sirene. Sono altri club, anche importanti, che provano ad approfittarne.

Quando si apriranno le danze, a inizio gennaio, sarà bagarre.

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