di Dino Manganiello
Due giorni di riposo per resettare e ripartire. Due giorni per smaltire le tossine a ricaricarsi a dovere in vista dell’assalto finale: dentro o fuori. Con l’Avellino condannato a vincere sempre per provare a recuperare punti alle prime della classe. Ma che potrà provarci con una rosa finalmente quasi al completo.
Rispetto alla vigilia della gara poi rinviata per neve contro il Catania sabato scorso, sono infatti recuperati Silvestri e Mignanelli mentre Kragl, Maniero, Murano e Dossena alla ripresa della preparazione sono arrivati freschi e pimpanti, tanto da poter supporre che per il quartetto di cui si possono dire superati i problemi fisici che ne limitavano la forma complessiva. Ancora fuori invece Di Gaudio e Chiti, con l’attaccante che ormai è un caso conclamato. L’ennesimo di questa stagione e, se vogliamo, l’ennesimo per quanto concerne i nomi altisonanti sbarcati nell’ultimo decennio in Irpinia.
Intanto, detto delle belle iniziative di Curva Sud (eloquente striscione ‘No alla guetìrra’”) e Biancoverdi Insuperabili (organizzazione raccolta materiale per la popolazione ucraina), restando al campo, per Carmine Gautieri l’abbondanza pone un problema: vincere confermando il 3-5-2; vincere proponendo il ‘suo’ 4-3-3; vincere osando un 4-3-1-2 con Kanoute (nella foto) a svariare sulla trequarti e davanti la coppia Maniero-Murano.
Come si sarà notato, i moduli dai quali pescare sono tre, mentre l’obiettivo è uno. Il solito. Senza alternative. Paganese-Avellino, in programma sabato al Torre alle 17.30 sarà diretta da Maranesi di Ciampino.