Fare l’allenatore è un sogno possibile

Secondo una tipica frase che viene spesso pronunciata quando gioca la nazionale o la Serie A, l’Italia è un popolo di allenatori ma per intraprendere la carriera da mister professionista bisogna seguire un percorso non facile, dopo il quale è possibile sedersi su una panchina,magari anche di Serie A, com’è capitato ad un maestro come Sarri che dopo aver iniziato a lavorare in banca ha scelto di cambiare completamente vita, scegliendo la carriera dell’ allenatore professionista.

Si sa dal campo le partite vengono viste in maniera diversa con magari i tifosi che provano a farsi delle idee prima che la partita inizi leggendo e informandosi su quote e pronostici offerti da recensioni bookmakers, dove si elencano i pregi e i difetti di una squadra, ma poi durante i 90 minuti tutto può succedere e non per forza alla fine vincono i favoriti.

Come si diventa allenatore?

Le basi si possono imparare nel corso  denominato Allenatore Giovani Calciatori UEFA Grassroots C Licence al quale tutte le persone maggiorenni possono iscriversi senza dover fornire alcuna abilitazione o soddisfare determinate requisiti.  Ha una durata di circa 10 settimane con ore di lezioni frontali più un tirocinio formativo nel quale si prende confidenza con le prime sedute di allenamento e si pratica l’arbitraggio per quanto riguarda le categorie pulcini ed esordienti, nel quale i bambini devono imparare sopratutto a rispettare le regole e lo spirito del gioco.

Alla fine di questo corso sono previsti dei test che in caso di superamento in maniera positiva rilasciano in automatico una prima qualifica, che permette a chi lo frequenta di entrare in maniera attiva nel mondo del calcio, guardando però le partite non dalla solita prospettiva dei giocatori o dei tifosi.

Il secondo step ufficiale riguarda un  diverso corso, organizzato e pensato per allenatori dilettant,  dalle federazioni regionali dalla durata di circa 120, con la possibilità di ottenere il primo tesserino da allenatore che dà la possibilità di guidare squadre giovanili fino alla juniores. Volendo si potrà passare anche a fare esperienza gestendo un gruppo di calciatori più maturi ed esperti se si trova la fiducia di una società, magari anche di Eccellenza, che è alla ricerca di un nuovo allenatore.

Licenze per il calcio dei professionisti

Dopo aver ottenuto la licenza D, per intenderci il secondo step che abbiamo analizzato utile a diventare un allenatore professionista, si ottiene in automatico, soddisfacendo determinati requisiti la Licenza  UEFA B.

Il passo successivo invece è più difficile da conseguire per un giovane allenatore, magari ambizioso che sogna di migliorare il suo status.

La licenza UEFA infatti prevede un corso che viene organizzato ogni anno, riservato a chi ha tutte le licenze federali e più di 30 anni, direttamente a Coverciano, luogo storico per il calcio italiano e per la nazionale che si riunisce prima di  preparare ogni manifestazione internazionale o anche per fare il classico raduno.

I costi iniziano ad aumentare, dato che ha un valore superiore ai 2500 euro,ma permette d’imparare fondamenti di tattica, metodologia  e medicina sportiva, comunicazione, regolamento,  fino a toccare temi di psicologia, fondamentali quando si deve costruire un gruppo e gestire tutti i suoi elementi, senza evitare inutili preferenze che possono solo danneggiare l’armonia che si è creata nello spogliatoio.

Grazie a questa certificazioni di può allenare in categoria Berretti e Primavera fino alla Serie C maschile oltre a tutte le squadre femminili. Si può avere anche la possibilità di ambire a fare l’allenatore in seconda in Serie B e serie A, se si ha la fortuna di trovare un mister che riponga la giusta fiducia in un allenatore emergente, al suo primo approccio con palcoscenici importanti e storici.

Per ottenere l’ultimo step, che tutti sognano di raggiungere, bisogna seguire il corso UEFA pro che dura 256 ore, e si svolge con una durata di 8 mesi circa a Coverciano, con un esame finale che si tiene a settembre, nel quale il futuro allenatore è tenuto a presentare una tesi nel quale elenca i suoi principi di gioco e schemi tattici che intende proporre per arrivare al risultato.

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