Marchionne: “Per Fma nessun nuovo motore”

Marchionne: “Per Fma nessun nuovo motore”

Non ci saranno tagli, ma da qui al 2013 si andrà avanti con la cassaintegrazione: lacrime e sangue per altri due anni e mezzo alla Fma. Ma tutto il rimane legato all’andamento del mercato perché a Pratola Serra non ci saranno nuove produzioni – altro che motore in lega leggera o equipaggiamento meccanico per la Panda – si continua con i motori di cilindrata medio-alta, gli stessi prodotti fino ad ora, quelli che oggi il mercato non chiede. Doccia fredda a sei giorni dall’incontro di Roma con il ministro Scajola. Vertice che a questo punto si vuota di significato dopo quello che Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, ha detto al quotidiano Il Mattino. “Le fermate produttive dello stabilimento – ha detto l’ad del Lingotto – sono dovute alla difficoltà di mercato delle nostre vetture che montano i motori prodotti a Pratola Serra. Stiamo affrontando la situazione con la cassa integrazione e senza dichiarare eccedenze. Pensiamo di continuare la produzione di motori per i segmenti medio-alti del Gruppo, malgrado il basso livello di saturazione e i relativi costi, in attesa che il mercato riprenda il suo corso normale”. Deluse tutte le speranze di sindacati e operai. Come si pensava: il destino di Fma sarà legato alle grandi produzioni, in poche parole a Chrsyler e a tutto quello che significa la ripresa del mercato dell’auto negli Stati Uniti. Ora toccherà al governo mettere in campo una politica di allungamento degli ammortizzatori sociali in grado di sostenere i lavoratori dello stabilimento di Pratola Serra nei prossimi anni. Commenti negativi alle parole di Marchionne sono arrivate dai sindacati che ora chiedono al mondo politico irpino di intervenire.

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