Cosentino: “Ci tocca pagare cambiale Bassolino”

Cosentino: “Ci tocca pagare cambiale Bassolino”

“Ciò che temevamo è successo. La cambiale che Bassolino lascia da pagare al suo successore rischia di imprimere una brusca frenata ai programmi di sviluppo della Campania”. Lo afferma il coordinatore regionale del Pdl, Nicola Cosentino, che aggiunge: “Più che l’entità del debito ciò che temiamo maggiormente sono gli effetti che il mancato controllo della spesa andrà a generare, nel breve e nel medio periodo, sia sul fronte dell’occupazione che degli investimenti”. “Lo sforamento del patto di stabilità che l’amministrazione Bassolino ha maldestramente posto in essere, pur conscia delle conseguenze che tale iniziativa avrebbe causato, imporrebbere un’analisi più seria e responsabile da parte di chi, con troppa presunzione e discutibile pressapochismo, crede sia solo un problema di ‘pedali’ e ‘pedalate’. La vera questione – aggiunge il parlamentare – è che qualcuno, in tutti questi anni, ha giocato sporco. Anteponendo gli interessi della politica a quelli dei cittadini. Un sistema di clientele e favori ben radicato a Palazzo Santa Lucia, prova ne sono le nomine e gli incarichi che, con legittimità tutta da verificare, l’ex governatore sta continuando a distribuire anche dopo l’elezione di Caldoro”. “La Campania che Bassolino lascia in eredità al suo successore è una regione ricolma di alibi e con il portafoglio desolatamente vuoto. Ad aiutarla nella difficile opera di rinascita civile ed economica saranno l’entusiamo del Popolo della libertà e la concretezza di un progetto che gode della più volte manifestata disponibilità di un Presidente del Consiglio amico e di un Governo che, anche questa volta, non lesinerà a mettere in campo tutte le energie possibili per ridare a Napoli e alla Campania quel ruolo da protagonista che le sinistre gli hanno sempre negato. Insomma – conclude Cosentino – se il prezzo per venir fuori da quindici anni da incubo è quello di pagare anche la cambiale del fallinento della sinistra, non ci tireremo indietro”.

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