L’Us Avellino 1912 è lieta di comunicare di aver affidato l’incarico di allenatore della prima squadra a mister Massimo Rastelli. Nato a Torre del Greco (NA) il 27 dicembre 1968, ha guidato nel corso della sua carriera Juve Stabia, Brindisi, Portogruaro, Avellino, Cagliari, Cremonese, Spal e Pordenone.
Per lui si tratta di un ritorno ad Avellino, avendo allenato la squadra biancoverde dal 2012 al 2015 ottenendo una promozione in serie B, una salvezza in cadetteria ed una semifinale playoff per l’approdo in massima serie. Rastelli è ricordato anche per la sua esperienza da calciatore con la maglia dell’Avellino con cui ottenne un’altra promozione in serie B, storica visto il successo ai playoff contro il Napoli, nella stagione 2004/2005.
L’accordo prevede una durata biennale fino al 30 Giugno 2024 con opzione di rinnovo per altri due anni in caso di promozione in serie B.
Lo staff tecnico di mister Rastelli sarà composto dal viceallenatore Dario Rossi, dal preparatore atletico Fabio Esposito e dal collaboratore tecnico Marco Cossu.
Restano invariate le figure del responsabile performance Pietro La Porta e del preparatore dei portieri Angelo Pagotto.
Il club augura un in bocca al lupo ed un buon lavoro al nuovo staff tecnico!
Rastelli e l’Avellino, una storia d’amore che va avanti da tempo
Per il tecnico di Torre del Greco si tratta di un gradito ritorno il Irpinia. Il classe 1968 ha militato tra le fila biancoverdi sia da calciatore – nella stagione dal 2004 al 2006 – che nelle vesti di allenatore. Sulla panchina dei lupi dal 2012 al 2015 per un totale di 128 partite disputate. Con lui l’Avellino strappò la storia promozione in Serie B sul campo del Catanzaro dopo una cavalcata impressionante e sfiorò la Serie A nei play-off 2014-2015.
Adesso per il tecnico ex Cagliari, SPAL e Pordenone si prospetta un nuovo inizio. Riportare su il morale del gruppo squadra, imprimere un’esatta idea di gioco e, soprattuto, uscire dai bassifondi della classifica sono fra gli obiettivi primari del tecnico napoletano. A lui l’onere di riportare, per la seconda volta in carriera, l’Avellino dove merita.