Da Pugliese un nuovo affondo contro Sibilia

Da Pugliese un nuovo affondo contro Sibilia

“Al di là delle ragioni politiche e delle motivazioni che coinvolgono il mio partito, il Popolo della Libertà, a livello nazionale in queste ore, trovo, da parlamentare della Repubblica italiana nonché da Deputato iscritto al gruppo del Pdl, indecoroso e irregolare quello che sta accadendo a livello locale, ossia nella gestione dell’Ente Provincia di Avellino”. Un altro duro affondo a Sibilia arriva dal parlamentare del Pdl, Marco Pugliese. “E’ da circa un mese – aggiunge – che il Presidente della Provincia Sibilia (mio collega in Parlamento, nonché fortemente voluto e sostenuto dal sottoscritto alla guida dell’Ente Provincia irpino e da me difeso alla luce della diatriba in atto in Aula relativamente ai doppi incarichi) ha congelato due deleghe importantissime nella gestione dell’Ente come quella ai Lavori Pubblici e quella alle Politiche dei Giovani e delle Pari Opportunità. Non può di certo aspettare, così come Egli sostiene, la formazione della Giunta Caldoro, che si insedierà a fine maggio. Il Pdl ha eletto Sibilia per governare la Provincia ed elettori e cittadini irpini chiedono di essere amministrati con efficienza e trasparenza, vista anche la crisi profonda che riguarda il settore del lavoro e dell’occupazione, le problematiche relative ai dissesti idrogeologici, nonché nella gestione quotidiana ordinaria. Senatore Sibilia, sarai pure il mio Presidente (voluto e sostenuto), ma non di certo il mio Imperatore. La democrazia, nei Paesi maggiormente civilizzati, ci insegna a rispettare le regole nell’interesse della collettività e Tu, Senatore, ne devi dare esempio. Tra l’altro nel nostro territorio, nel nostro partito e anche in seno al Consiglio Provinciale, non mancano di certo personalità altrettanto capaci ed autorevoli che possano ricoprire al meglio gli incarichi ‘vacanti’, come ad esempio delle personalità esterne tecniche o esperti di settore della società civile o validissimi Consiglieri Provinciali del nostro partito, come Di Cecilia, Giaquinto, Stiscia, Gelormini, De Conciliis, Tirone e Ruggiero, o valide donne che possono ricoprire il ruolo vacante delle Pari Opportunità. Ciò che sta accadendo nella Provincia di Avellino lo trovo alquanto assurdo e paradossale dato che nelle altre quattro Province campane come Napoli, Salerno, Caserta e Benevento, non si aspetta di certo Caldoro, che di problemi già ne avrà tanti, per governare i rispettivi Enti. Ma ha capito il nostro Presidente/Senatore che si è votato per la Regione e non per l’Ente Provincia? O è rimasto a giugno 2009? La mia non vuole essere una critica di carattere politico, ma un forte richiamo ai principi Costituzionali e al valore delle Istituzioni che noi parlamentari della Repubblica Italiana abbiamo l’obbligo di divulgare agli Enti, agli elettori e a tutti i cittadini che rappresentiamo. Spero che il mio appello faccia sì che l’Ente Provincia di Avellino non rimanga un Ente ‘monco’ fino alla proclamazione della Giunta Caldoro, ma bensì un Ente fortemente presente e radicato rispetto alle varie problematiche quotidiane che riguardano le proprie competenze. Non so se l’organizzazione del partito locale e regionale ‘ci è o ci fa’ rispetto alla questione in oggetto, ma sicuramente da parlamentare eletto in questa provincia e voluto dagli elettori di questa provincia, non starò di certo a guardare. Trovo veramente scandaloso che non vengano rispettati i criteri più basilari del Titolo V della Costituzione italiana, anche in vista del Federalismo fiscale, e per questo motivo denuncerò politicamente a livello nazionale l’inciviltà politica della mia Provincia che non è di certo una provincia del Mozambico.”

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