Avellino-Messina, prima volta in D al Partenio

Avellino-Messina, prima volta in D al Partenio

Avellino e Messina: la prima è una piccola città della Campania situata in una zona montuosa e su cui veglia Montevergine, la seconda è una città di mare della Sicilia che si affaccia sullo Stretto. Apparentemente poco in comune quindi, ma se si guarda al calcio si può, senza problemi, accorgersi della somiglianza impressionante che hanno avuto le recenti vicende calcistiche degli ultimissimi anni. I peloritani nel campionato 2005/06 lasciano la Serie A classificandosi al 17° posto nella regular season per essere poi ripescati a causa dell’ormai famosa “calciopoli” che cambiò le classifiche finali retrocedendo la Juventus all’ultimo posto e consegnando lo scudetto ai nerazzurri dell’Inter.
L’anno dopo, campionato 2006/07, si registra una nuova retrocessione per i messinesi. Classificatisi al 20° posto danno nuovamente l’addio ai palcoscenici della massima serie italiana retrocedendo per la seconda volta di fila dalla stessa categoria. In serie B conquistano un 14° posto senza però essere iscritti l’anno successivo e dovendo quindi ripartire, con una nuova società, dalla serie D. La recente storia dell’Avellino è pressoché simile a quella degli amici dello Stretto.
Nel campionato di serie B 2007/08 i “lupi d’Irpinia” retrocedono, classificandosi al 19° posto, per poi essere riammessi, proprio per la scomparsa dei siciliani, al campionato cadetto. L’anno dopo stesso copione: l’Avellino retrocede nuovamente classificandosi al 21° posto finale per poi non essere iscritto al campionato di Prima Divisione e ripartire dove attualmente si trova, in Serie D. Per entrambe le compagini negli ultimi anni si sono avute due retrocessioni di fila dalla stessa categoria e la mancata iscrizione ai campionati di appartenenza. Un destino simile che i rispettivi tifosi avrebbero certamente fatto a meno di condividere nonostante l’amicizia che li lega da diversi anni.
Guardando al calcio giocato torna alla memoria la partita del campionato di serie C 2000/01, all’ultima giornata le due compagini si affrontano in un clima di festa per una sfida che avrebbe potuto regalare la serie B ai giallorossi. Il Messina è, infatti, appaiato al 1° posto in condominio con il Palermo, ma con gli scontri diretti a favore in caso di parità passerebbero di categoria senza dover giocare i playoff. Dall’altra parte l’Avellino ha già conquistato gli spareggi promozione e quindi è facile immaginare che le differenti motivazioni la facciano da padrone. Succede il contrario. Vince l’Avellino con un gol di Gaetano Caridi dopo che i siciliani si erano visti parare un rigore calciato da Vittorio Torino dal portiere irpino Gianmarco Sansonetti. Palermo in serie B e Messina ai play-off.
Altra partita che torna alla memoria è quella del campionato cadetto 2003/04 in cui l’Avellino si arrese alla rete di Guzman dopo che il portiere dell’Avellino, Domenico Cecere, era stato autore di due strepitose parate su altrettanti calci di rigore. Quella gara fu dominata dai siciliani che colpirono per due volte i legni con Di Napoli e Zoro e conquistarono la prima vittoria stagionale in una gara che sarà ricordata per l’infuocato dopo partita ed il silenzio stampa della squadra irpina. Si preannuncia una gara dal sapore particolare per diversi motivi: passato, obbiettivi attuali (promozione per l’Avellino e salvezza per il Messina), amicizia tra le tifoserie. Che vinca il migliore, si spera il nostro Avellino.

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